“1924-2024 CENTO ANNI DI SAVERIO BARBARO”. A CAVALLINO TREPORTI UNA MOSTRA DAL TITOLO: “SAVERIO BARBARO, FINESTRE SULL’ORIENTE” Reviewed by on . Rating: 0

“1924-2024 CENTO ANNI DI SAVERIO BARBARO”. A CAVALLINO TREPORTI UNA MOSTRA DAL TITOLO: “SAVERIO BARBARO, FINESTRE SULL’ORIENTE”

“1924-2024 CENTO ANNI DI SAVERIO BARBARO”. A CAVALLINO TREPORTI UNA MOSTRA DAL TITOLO: “SAVERIO BARBARO, FINESTRE SULL’ORIENTE”

Cavallino Treporti, celebra i 100 anni di Saverio Barbaro con una mostra personale dal titolo Saverio Barbaro, Finestre sull’Oriente”, che si terrà dal 4 maggio al 2 giugno, al Centro Culturale Daniele Manin e con due concerti di musica classica al Teatro Cormorano (Piazza Giovanni Paolo II, 1), il primo della pianista Alessandra Fornasa, domenica 5 maggio alle ore 21, il secondo, sabato,1 giugno, sempre alle ore 21, del duo Luisa Sello (flauto), Gianni Fassetta (fisarmonica).

Ambedue le iniziative sono promosse dalla Fondazione Saverio Barbaro in stretta collaborazione con il Comune di Cavallino-Treporti.

La mostra apre le celebrazioni che la Fondazione Saverio Barbaro ha voluto dedicare al poliedrico artista, partendo da un luogo a lui particolarmente caro, Cavallino-Treporti, località dove Barbaro ha trascorso la sua giovinezza.

La mostra, a cura di Marco Dolfin, si snoderà attraverso 50 opere, per la maggior parte olii ma anche opere su carta. Diverse saranno le opere inedite, mai esposte prima al pubblico o pubblicate. L’esposizione è dedicata ad uno dei filoni più rappresentativi della pittura di Barbaro, ossia al suo rapporto con il mondo africano e mediorientale, un mondo che l‘artista ebbe modo di conoscere da vicino, a partire dagli anni Sessanta, con i suoi numerosi viaggi tra Marocco, Tunisia e Turchia, luoghi che costituirono un originale e straordinario campionario di ispirazioni che Barbaro tradusse nelle sue tele. Dagli assolati paesaggi desertici ai vividi colori azzurri e violacei delle tende marocchine, dalle slanciate palme nelle oasi ai dromedari tra le sabbie.

“Abbiamo colto positivamente la proposta della Fondazione di allestire la mostra dedicata al Maestro presso uno dei centri espositivi della località. Questo evento non solo onora la memoria di Barbaro, nostro cittadino onorario insignito dall’attuale amministrazione nel 2015 per il grande legame con Cavallino-Treporti, ma offre anche un’opportunità unica per cittadini ed ospiti di immergersi nelle sue creazioni, esplorando un mondo di suggestioni e visioni che trasportano in terre lontane e affascinanti – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Cavallino-Treporti Alberto Ballarin -. Uno spazio culturale che ospita anche appuntamenti musicali sia per celebrare l’eredità artistica di un figlio del territorio sia per arricchire il patrimonio culturale della comunità locale”.

“La Fondazione Saverio Barbaro che ho l’onore di presiedere ha il compito di salvaguardare e diffondere il patrimonio artistico di questo importante artista veneto, dando seguito a ciò che è stata l’essenza stessa della sua vita, la sua arte e il suo lavoro” – sottolinea Roberto Bertuzzi Presidente della Fondazione Saverio Barbaro. “Per celebrare i 100 anni del maestro abbiamo voluto organizzare delle mostre in dei luoghi significativi, e dei concerti di musica classica, altra grande passione del maestro”.

“In questo anno in cui si celebra il centenario della nascita di Saverio Barbaro, tra le varie mostre non poteva mancare un’esposizione esclusivamente dedicata ad uno dei filoni principali e più significativi della sua intera produzione pittorica, ossia quello delle raffigurazioni del mondo d’Oriente” - sottolinea Marco Dolfin, curatore della mostra e Direttore artistico della Fondazione Saverio Barbaro. “La pittura di Barbaro rappresenta davvero un unicum nel panorama artistico veneziano, e non solo, del Novecento. Al di là dei modelli artistici presi a riferimento, Barbaro ha trovato linfa vitale per la sua pittura nello scoprire nuove culture, nuovi paesaggi, nuovi colori, ed è proprio questa propensione alla ricerca che lo ha spinto ad una peregrinazione continua ad un costante viaggio di scoperta. I suoi primi viaggi in Africa avvenuti tra 1964 e 1965 segnano un vero spartiacque nella sua produzione artistica. La mostra di Cavallino-Treporti intende offrire al visitatore una panoramica sul filone orientalista della sua pittura, dai suoi primi lavori sul tema realizzati negli anni Sessanta, fino alle ultime opere che realizzò pochi mesi prima della sua scomparsa, nel 2020” - spiega e conclude Marco Dolfin.

Le celebrazioni dedicate al maestro proseguiranno poi con altre mostre promosse dalla Fondazione Saverio Barbaro, che si terranno a Venezia dal 9 al 25 maggio nello Spazio Micromega Arte e Cultura, dove verrà proposta al pubblico un’inedita selezione di ceramiche d’arte realizzate dal maestro nel corso della sua carriera. Dal 5 ottobre al 3 novembre a Pieve di Soligo, a Villa Brandolini, un ritorno per Barbaro che già fu invitato ad esporre in questa sede. Ed infine dal 29 novembre al 6 gennaio 2025 a Venezia a Palazzetto Tito, Fondazione Bevilacqua La Masa, una mostra antologica in un luogo particolarmente significativo per l’artista, la sede che vide il suo esordio nel 1948.

La mostracon ingresso gratuitosarà aperta  dal martedì alla domenica con orario 16.00-20.00

Fonte: Comunicato stampa

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