QUARTO D’ALTINO INTERPELLA IL DIFENSORE CIVICO ANCI SUL TRASPORTO SCOLASTICO DISABILI Reviewed by on . Rating: 0

QUARTO D’ALTINO INTERPELLA IL DIFENSORE CIVICO ANCI SUL TRASPORTO SCOLASTICO DISABILI

QUARTO D’ALTINO INTERPELLA IL DIFENSORE CIVICO ANCI SUL TRASPORTO SCOLASTICO DISABILI

Il Comune di Quarto d’Altino sulla materia del trasporto scolastico alunni disabili chiede il parere  del Difensore civico di Anci Veneto. Questo dopo  la risposta negativa ricevuta dalla Provincia, una risposta che basa le sue fondamenta sul fatto che Stato e Regione non hanno mai individuato quali servizi rientrano nella voce “supporto organizzativo” che la legge regionale in materia di istruzione scolastica le riserva.
Di conseguenza il Sindaco Conte ha chiesto al Presidente dell’ANCI Veneto di aprire un tavolo di confronto con i soggetti a vario titolo interessati per esaminare la materia, chiedendo al Difensore Civico della Regione di esprimere un’opinione.

Tutto e’ sorto nel caso di un nucleo famigliare di Quarto d’Altino che, iscritta la propria figlia disabile ad un Centro di Formazione Professionale della Provincia di Treviso, dalle medie alle Superiori si e’ vista negare il rimborso delle spese di viaggio in quanto non previste secondo il regolamento provinciale di Venezia.
“Secondo l’attuale normativa, la spesa per il trasporto scolastico degli alunni disabili frequentanti la scuola secondaria di secondo grado spetta alla Provincia” spiega il Sindaco Conte che continua: “la problematica nasce dalla posizione assunta dall’Amministrazione provinciale di Venezia che con il Regolamento approvato nel 2010 ha stabilito di sostenere le spese di trasporto solo per gli alunni frequentanti scuole superiori all’interno del territorio provinciale, escludendo comunque i Centri di Formazione Professionale.
E’ evidente che tale posizione non sia rispettosa dei principi di libera scelta e pari opportunità di genitori e studenti, le cui scelte vengono così condizionate sia rispetto alla dislocazione territoriale della scuola superiore sia rispetto al percorso formativo offerto. Una duplice discriminazione quindi che non tiene conto che il Comune di Quarto d’Altino è confinante con la Provincia di Treviso ed è pertanto conveniente per tante ragazze e ragazzi scegliere di frequentare scuole site nel territorio trevigiano; i centri di formazione professionale inoltre, oltre ad un riconosciuto valore formativo, offrono ai giovani che vi si iscrivono concrete potenzialità occupazionali.”
L’Amministrazione si e’ comunque sobbarcata l’onere concedendo un contributo chiedendo nel contempo alla Provincia la modifica del  regolamento non rispettoso della normativa vigente e di rifondere la famiglia ed il Comune di tutte le spese sostenute, e non solo, perche’ il primo cittadino altiniense chiedera’ di controllare anche eventuali implicazioni economico-finanziarie anche con la Corte dei Conti.

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