GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE, ZANONI (PD): “IN VENETO TROPPI SEGNALI D’ALLARME INASCOLTATI, È ORA DI AGIRE!” Reviewed by on . Rating: 0

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE, ZANONI (PD): “IN VENETO TROPPI SEGNALI D’ALLARME INASCOLTATI, È ORA DI AGIRE!”

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE, ZANONI (PD): “IN VENETO TROPPI SEGNALI D’ALLARME INASCOLTATI, È ORA DI AGIRE!”

“Il Veneto ha pagato un tributo doloroso ai cambiamenti ambientali, ma i tanti segnali di allarme sono rimasti inascoltati da parte dell’amministrazione regionale. Credo sia indispensabile invertire la rotta, come chiede anche il presidente della Repubblica Mattarella: del resto il tornado del 2015, l’uragano Vaia del 2018 e l’acqua alta a Venezia dello scorso anno sono messaggi chiari”.

E’ quanto affermato da Andrea Zanoni, Vicepresidente dell’apposita commissione a Palazzo Ferro Fini e consigliere del Partito Democratico., in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente-

“Purtroppo – ricorda Zanoni - siamo la prima regione in Italia per distruzione di suolo e biodiversità e tra le prime in Europa per aria avvelenata dallo smog, all’opposto ci troviamo in ultima posizione per superficie coltivata con metodi biologici. Al di là delle belle parole e delle promesse della Giunta, continuano i disboscamenti e gli sbancamenti delle colline per far spazio a nuovi vigneti, con intere zone del Veneto ridotte ormai a una monocoltura”.

“Ma non solo - aggiunge Zanoni proseguendo nell’elenco - Si consente di cacciare specie di uccelli a rischio estinzione senza ascoltare le raccomandazioni di Ispra e Ministero, aumentano le vendite e il consumo dei pesticidi, tanto che nei corsi d’acqua sono presenti ovunque dei residui, abbiamo l’inquinamento più grave e vasto al mondo causato dai Pfas rilasciati nei fiumi e falde acquifere”.

“La Giunta Zaia rifletta sulle parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella: ‘…le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali – ad esempio – la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni. E ancora, ‘…la ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità’. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti e in primis della politica. Continuare con il negazionismo può solo peggiorare la situazione”. 

Fonte: Comunicato stampa

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