SANITA’. FALSO CHE IN VENETO CRESCA IL PRIVATO A DISCAPITO DEL PUBBLICO. UNO STUDIO DI AZIENDA ZERO SMENTISCE LE POLEMICHE CON I DATI REALI. ZAIA, “ADESSO BASTA BUGIE OSPEDALE DI SAN DONA’ DI PIAVE Reviewed by on . Rating: 0

SANITA’. FALSO CHE IN VENETO CRESCA IL PRIVATO A DISCAPITO DEL PUBBLICO. UNO STUDIO DI AZIENDA ZERO SMENTISCE LE POLEMICHE CON I DATI REALI. ZAIA, “ADESSO BASTA BUGIE OSPEDALE DI SAN DONA’ DI PIAVE

SANITA’. FALSO CHE IN VENETO CRESCA IL PRIVATO A DISCAPITO DEL PUBBLICO. UNO STUDIO DI AZIENDA ZERO SMENTISCE LE POLEMICHE CON I DATI REALI. ZAIA, “ADESSO BASTA BUGIE OSPEDALE DI SAN DONA’ DI PIAVE

Alla luce delle reiterate polemiche rispetto all’ipotesi di un aumento del peso della sanità privata nel sistema sanitario regionale del Veneto, l’Azienda Zero ha realizzato un articolato studio che, partendo dall’anno 2010, dimostra come sia priva di fondamento l’asserzione secondo la quale la sanità della Regione Veneto si stia evolvendo sempre più verso la privatizzazione del servizio pubblico” con il passaggio di varie attività al privato convenzionato.

Lo studio, è stato presentato oggi dal Presidente della Regione, Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, e dal Direttore Generale Regionale, Domenico Mantoan, presenti i Direttori Generali delle ULSS Venete.

Il Rapporto, che si articola in elaborazioni statistiche estremamente particolareggiate, indica che, tra il 2010 e il 2018, la spesa complessiva per il privato accreditato è passata da 861 milioni a 808 milioni, pari a 53 milioni in meno e al 6% in meno. Meno 8% al privato per le prestazioni ambulatoriali (264 milioni nel 2018 contro 286 nel 2010). Per quanto riguarda i ricoveri, il privato, tra il 2010 e il 2018, ha subito una contrazione di stanziamenti del 5%, passando da 574 milioni a 544.

Nel 2010, emerge dal rapporto, il Fondo Sanitario Regionale era di 8 miliardi 137 milioni, dei quali 719 milioni per i privati. Nel 2018, il Fondo sanitario Regionale è ammontato a 8 miliardi 913 milioni (+9%) dei quali 634 milioni per i privati (-12%). In Veneto, inoltre, le strutture private accreditate risultano aver contratto la loro attività, riducendola dal 27% (anno 2010) al 16% (anno 2018).

“Mi auguro – ha detto Zaia – che con questi dati ufficiali e incontrovertibili smetta di soffiare quel venticello bugiardo secondo cui la Regione starebbe svendendo la sanità ai privati. E’ vero il contrario. E’ vero che il pubblico sta rafforzando la sua presenza e che, sempre di più, si occupa delle prestazioni a più alta complessità: quelle, per intenderci, che il privato non farà mai perché non remunerative. Ne consegue che il privato non rovescerà mai il rapporto con il pubblico, perché non gli conviene, e che sempre di più, almeno in Veneto, la sanità sarà universalistica e quindi saldamente pubblica. Chiunque sostenga il contrario racconta frottole e semina preoccupazioni ingiuste tra la gente, portata inopinatamente a temere di doversi rivolgere sempre di più al privato, pagando di tasca. Non è vero e non lo sarà mai”.

“Da questa analisi – ha aggiunto l’Assessore alla Sanità Manuela  Lanzarin – emerge chiaramente il sistema universalistico su cui basiamo la nostra organizzazione sanitaria, supportato dal fatto che il pubblico gestisce pressoché la totalità delle prestazioni ad alta specializzazione e dei ricoveri per acuti. Non va dimenticato che la quota del privato negli ultimi anni è scesa anche grazie ai forti investimenti (almeno 70 milioni l’anno) che la Regione ha fatto per dotare i suoi ospedali pubblici di macchinari di ultimissima generazione”.

Fonte: Comunicato stampa

Commenti (1)

  • Luca Morosin

    Il presidente Zaia e lo studio commissionato “in house” ad Azienda Zero non sono esaustivi… Non tengono conto del numero di prestazioni mediche svolte dalle centinaia di centri medico privati, dalle farmacie, etc… Quella di una sanità pubblica che sta dismettendo servizi non è solo un’impressione se si considerano (e si vogliono considerare) TUTTI i dati…

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