ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “A VENEZIA E SUL LITORALE UN INFERNO PREANNUNCIATO. NEL BILANCIO REGIONALE SI TROVINO LE RISORSE PER AFFRONTARE QUESTA EMERGENZA” Reviewed by on . Rating: 0

ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “A VENEZIA E SUL LITORALE UN INFERNO PREANNUNCIATO. NEL BILANCIO REGIONALE SI TROVINO LE RISORSE PER AFFRONTARE QUESTA EMERGENZA”

ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “A VENEZIA E SUL LITORALE UN INFERNO PREANNUNCIATO. NEL BILANCIO REGIONALE SI TROVINO LE RISORSE PER AFFRONTARE QUESTA EMERGENZA”

“Siamo ancora sconvolti da quanto accaduto ieri sera: su Venezia e il litorale si è abbattuto un inferno di acqua e vento con due vittime e danni immani alle attività commerciali e al patrimonio artistico. Un inferno preannunciato da tempo dal mondo scientifico a cui, come istituzioni, non abbiamo saputo rispondere con la giusta prospettiva e la necessaria velocità. Non si tratta di eventi straordinari, ma sistemici: la natura dimostra tutta la sua forza rivelandosi, ancora una volta, a un uomo cieco, appena un anno dopo la tempesta Vaia”.

Con queste parole i consiglieri del Partito Democratico Francesca Zottis e Bruno Pigozzo commentano il maltempo che ha devastato ieri Venezia e, di fatto, cancellato le spiagge di Jesolo, Eraclea, Caorle e Bibione.

“Adesso è il momento di chiamare tutti alle proprie responsabilità. Ieri sera vedere e vivere Venezia che affondava ha fatto emergere in noi sentimenti di paura e rabbia, ma non possiamo più limitarci a sistemare i danni, bisogna agire in prospettiva prima che sia troppo tardi. Da parte nostra ci muoviamo immediatamente, proponendo un emendamento al bilancio che disponga risorse urgenti per affrontare l’emergenza dei danni a Venezia e alle aree del litorale. Al tempo stesso, però, pretendiamo ascolto vero e altrettanta solerzia dal governo per sbloccare gli interventi strutturali di salvaguardia della laguna. Non vogliamo essere complici dei ritardi che fanno affondare un patrimonio inestimabile come Venezia né della rovina totale delle nostre bellissime spiagge. Va chiesto conto ai commissari del Mose della loro attività, perché la gestione sembra uno scolapasta: oggi i dipendenti di Thetis sono al lavoro, mentre per il Consorzio Venezia Nuova sono presenti solo tecnici controllo room-controllo maree, mentre il resto è rimasto chiuso. Per il litorale, invece, sono stati spesi soldi in studi, ma è rimasto tutto sulla carta,  non è mai stato pianificato un intervento straordinario. E il prezzo di questa inerzia viene pagato carissimo dal territorio e dai suoi abitanti”.

Fonte: Comunicato stampa

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