LA CONSIGLIERA ANNAMARIA BABBO RISPONDE ALLA LETTERA APERTA DEL SINDACO ANDREA CERESER Reviewed by on . Rating: 0

LA CONSIGLIERA ANNAMARIA BABBO RISPONDE ALLA LETTERA APERTA DEL SINDACO ANDREA CERESER

LA CONSIGLIERA ANNAMARIA BABBO RISPONDE ALLA LETTERA APERTA DEL SINDACO ANDREA CERESER

Di seguito la risposta della consigliera Annamaria Babbo alla lettera aperta del sindaco Andrea Cereser, publicata qualche giorno fa:

 

“Egregio Sindaco Cereser,

mi auguro che con questa mia si fermi a riflettere.

Non sono mai intervenuta a titolo personale, io lavoro in gruppo e con esso mi confronto, ma non posso non esprimere la mia amarezza dopo i suoi velati – ma non tanto – riferimenti alla mia persona nella lettera aperta all’ex vice-sindaco, dove, tra una sorta di infantilismo politico, malizia e irresponsabilità, ha puntato il dito contro di me, definendomi “la rovina” della carriera politica di una persona di grande spessore, quale è l’ex vice-sindaco.

Non posso accettare la descrizione mistificatoria della mia persona, tra l’altro inclusa in un suo del tutto personale ragionamento, che si ostina a non considerare le persone come tali, ma in funzione della propria utilità.

Sono diventata amministratore senza averlo mai desiderato, con una vita onesta alle spalle, con dei valori importanti tra i quali il rispetto, la trasparenza, la verità. Questo è quello che mi ha trasmesso la mia famiglia e ciò che desidero trasmettere ai miei figli.  Sono cresciuta con il motto “Niente si ottiene in modo facile, tutto quello che avrai in futuro sarà frutto del tuo impegno e della tua fatica”.

Ho studiato per avere una laurea, anzi due, vincere concorsi e ho svolto, per 47 anni, un lavoro che amavo e amo tuttora.

Ho dedicato una parte della mia vita al volontariato internazionale, sono stata in Africa per anni, terra di grande ricchezza di culture, popoli, lingue, ambienti, condizioni sociali ed economiche, per aiutare le popolazioni ugandesi, a rischio della mia vita, con lo spirito di dare speranza a un popolo che non aveva e non ha nulla.

Questi sono i valori con cui, insieme ai colleghi consiglieri comunali di “Scegli Civica”, sto portando avanti, ponendo al primo posto le esigenze dei cittadini. E credo che dovrebbe essere così a tutti i livelli di amministrazione. I cittadini non sono numeri, sono persone.

Circa tre anni fa sono stata messa in lista da “Scegli Civica”, senza aver partecipato ad una sola riunione per la preparazione della lista, con un unico obiettivo: “Mettere al servizio della città le mie lauree, la mia esperienza, la mia cultura, il mio vissuto anche di Dirigente scolastico che, le assicuro, non è stato facile.”

Quello che ho costruito in una vita, con fatica e abnegazione, ho voluto donarlo alla comunità, con la sola aspirazione di dare il mio contributo a questa città che mi ha dato tanto ed è stata la sede del mio successo professionale e sociale”, convinta che la mia esperienza potesse essere utile a qualsiasi candidato che diventava sindaco in questa città”.

Nessuna ambizione politica, nessun desiderio di avere ‘un posto al sole’. La mia soddisfazione è nel riuscire a fare, pur nelle ristrettezze economiche imposte dai ‘grandi politici’, qualcosa per le esigenze del mio territorio. Lascio le ambizioni di potere a chi, probabilmente, è confuso e non riesce ancora (e forse non riuscirà mai) a capire quali sono le autentiche priorità della vita.

In tre anni di amministrazione non sono ancora riuscita ad abituarmi a questi meccanismi che mi feriscono sempre. Il dolore, l’esclusione da certi giochi, la distanza dei colleghi:  le ferite evidentemente sono il prezzo da pagare per la libertà di pensiero.

Pago, ovviamente la mia fermezza nel portare avanti una battaglia dura, la mancata trasparenza, l’omertà politica, la mancanza di verità; pago il fango suo e della sua amministrazione perché sono pulita, perché sono forte – di carattere e di pensiero – perché non mi piego ai “giochetti politici”… pago per decidere liberamente che i cittadini sono, nella gerarchia dei miei valori di Consigliere e persona, al primo posto.

Pago per essere a fianco dell’ex vice-sindaco, persona che  ho scelto di affiancare, per la sua capacità di ascoltare e di stimolare la  partecipazione attiva dei cittadini; per la sua volontà, come ha sempre dimostrato, di lavorare senza pesare sulle tasche dei sandonatesi, contrariamente a questa Amministrazione e ad altre.

Pago per credere nelle potenzialità delle persone a dialogare con le famiglie e con le istituzioni, a lavorare insieme ad altri elaborando mediazioni per un fine comune, senza ricevere ordini o imposizioni da chicchessia, perché mi ritengo sufficientemente capace di pensare e discernere ciò che è giusto da ciò che non lo è, senza svendere la mia dignità per meri interessi politici.

Pago per essere quella che sono, per rappresentare un pericolo quando si è saputo che tra le volontà c’era quella della riorganizzazione degli Istituti Scolastici del primo settore , che forse a qualche suo membro di maggioranza poteva dar fastidio o frenare le sue velleità carrieristiche; o quando Scegli Civica ha portato avanti la voce dei cittadini sull’intitolazione del Teatro (penso se lo ricordi benissimo), dove l’amministrazione, completamente disinteressata all’opinione della cittadinanza, ha scelto unilateralmente il nome che più le piaceva; o quando è stata portata avanti la battaglia sull’Ospedale Unico, sulla Residenza Sanitaria assistita (operazione ancora nebulosa che ha salvato le casse comunali dal rispetto del Patto di stabilità) , sull’inquinamento acustico e atmosferico, o ancora, quando Scegli Civica ha chiesto giustificazione di tante spese, di come sono stati spesi i soldi dei cittadini, o quando è stata chiesta con risolutezza la riduzione delle indennità a Sindaco e Assessori, e lei ha risposto che “già il suo stipendio da Sindaco è minore di quello che normalmente percepisce con la sua attività professionale…

Cerchi di fare memoria, caro Sindaco, di tutte le volte che si è sentito imbarazzato alle mie domande, a tutte le volte che né lei, né la sua Giunta hanno dato risposte, a tutte le scelte “contrarie” al programma elettorale, a ciò che ha fatto e soprattutto a ciò che NON HA FATTO.

E si chieda, con franchezza, chi, tra me e lei, ha più ambizione politica… Se il suo sguardo è puntato a Roma, mi auguro che possa arrivarci il prima possibile, almeno lì sarà attorniato da colleghi dello stesso partito o da rappresentanti politici eletti dai cittadini. Quelle sì, Caro Sindaco, sono poltrone.

 

Non è mio costume mettere in piazza la mia vita, ma mi sono sentita, stasera, di raccontarla a tutti per descrivere la persona che sono e per farla riflettere sulla sua pochezza di uomo, oltre che di amministratore, che parla a vanvera per screditare non solo “la consigliera”, ma anche la donna, che non ha nulla da imparare da chi tenta, anche in maniera maldestra e direi inutilmente, di mettere uno contro l’altro.

I suoi “consigli” da amministratore e detrattore li rivolga a chi è seduto sugli scranni del consiglio di maggioranza, che, a volte per inesperienza, a volte per ingenuità, si lascia andare a pesanti accuse senza conoscere la realtà dei fatti”.

Commenti (1)

Lascia un commento a Ilenia

2021 Piavetv ©

Scroll to top