COMITATO BANDIERA ITALIANA 17 MARZO SUL “CASO” MONICA BARS – LAURA BOLDRINI Reviewed by on . Rating: 0

COMITATO BANDIERA ITALIANA 17 MARZO SUL “CASO” MONICA BARS – LAURA BOLDRINI

COMITATO BANDIERA ITALIANA 17 MARZO SUL “CASO” MONICA BARS – LAURA BOLDRINI

“Laura Boldrini va eliminata fisicamente “, il nuovo attacco della Lega Nord alla presidente della Camera è firmato, via Facebook, dalla capogruppo leghista in consiglio comunale a Musile di Piave (Ve) Monica Bars. Ormai la notizia è divenuta di risalto nazionale, è l’amministrazione musilense del Sindaco Silvia Susanna  alias “Lady Forcolin” (ora vice di Zaia in consiglio regionale), guadagna notorietà sulla stampa nazionale scalando l’agenda giornalistica sino al vertice delle prime pagine.

Il capo gruppo leghista, forse inconsapevole di coprire una carica istituzionale e in sfregio all’Art. 54 della Costituzione che nella sua seconda parte chiarisce che:  “ I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

Nell’articolo, è chiaro il richiamo a un dovere implicito di osservanza di una condotta di vita che sia all’altezza del proprio ruolo, adottare comportamenti compatibili con il ruolo pubblico del quale si è investiti. L’attualità con la quale ognuno di noi si deve confrontare, è l’effetto di una “deregulation morale” della vita pubblica, la poca osservanza di una condotta morale da parte degli uomini e donne pubbliche; viene a meno l’ esempio per i cittadini.

Questo all’indomani del caso di San Donà di Piave (Ve), dove un bambino di colore di dieci anni si era ingenuamente immerso nella fontana di Piazza Indipendenza ed era stato fotografato per poi apparire nel facebook del vice governatore veneto Forcolin, un caso sfruttato ad hoc per istigare e fomentare odio viscerale, che diede vita a una barbarie mediatica (documentata) nei confronti del minorenne cui furono rivolte le ingiurie più disparate da: “dargli fuoco” fino a  “asciugarlo con la benzina” dalle quali con nonchalance prese le distanze Forcolin. La politica, nello specifico, questo tipo di politica volgare, non è mai stata così presente nella vita della gente come negli ultimi anni, immettendo nella vita sociale, sentimenti di avversione atti a sollecitare le pulsioni più incontrollate.

Crediamo sia inutile giustificarsi asserendo che si tratta di discorsi figurati, che si dice una cosa per intenderne un’altra come ha cercato di fare l’avvocato di Monica Bars al quale ricordiamo come quotidianamente nell’internet, appaiono auspici poco lusinghieri nei confronti di Laura Boldrini o Cecile  Kyenge anche lei in passato entrata nel mirino leghista.

Ribadiamo ad alta voce, chi partecipa al discorso pubblico, non dovrebbe permettersi di utilizzare questi linguaggi. Come cittadini, ci prefiggiamo quindi il compito di ricostruire una morale pubblica, lapidata nella sua essenza da questo presente, quindi auspichiamo le dimissioni spontanee da parte della consigliera Bars e qualora non volesse e insistesse a volere occupare la carica, sia rimossa dal Sindaco al quale chiediamo di mettere un freno a questo svilimento delle istituzioni.

Qualora il Sindaco non intendesse dimettere la consigliera Bars, annunciamo fin da ora contestazioni.

 

Fonte: Comunicato Stampa “Comitato bandiera italiana 17 marzo”

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