PROFUGHI, CORSO SICUREZZA PER ESSERE IMPIEGATI IN SERVIZI PUBBLICI Reviewed by on . Rating: 0

PROFUGHI, CORSO SICUREZZA PER ESSERE IMPIEGATI IN SERVIZI PUBBLICI

PROFUGHI, CORSO SICUREZZA PER ESSERE IMPIEGATI IN SERVIZI PUBBLICI

Altri venti profughi impiegati in qualità di volontari nella cura del verde pubblico, del decoro e della pulizia urbana. E oggi al Centro culturale da Vinci, in piazza Indipendenza, hanno concluso il regolare corso per la sicurezza dei lavoratori. «La nostra proposta, rivolta soprattutto alle associazioni di volontariato, è di utilizzarli in attività in cui non siano concorrenziali con lavoratori locali – spiega il sindaco Andrea Cereser – dall’integrazione della pulizia delle strade al diserbo manuale, dalla cancellazione delle scritte sui muri alla cura del verde pubblico».

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di San Donà in merito alla conclusione del regolare corso per la sicurezza dei lavoratori rivolto ai venti profughi impiegati in qualità di volontari nella cura del verde pubblico:

I profughi hanno completato il corso previsto dalla normativa anche per chi svolga attività volontaria, di 12 ore, dedicato ai rischi specifici del lavoro manuale. A tenere il corso anche personale dell’ufficio tecnico comunale e del Comando di Polizia Locale. Curiosità verso le materie oggetto di lezione. Molte le domande da parte dei profughi, che nel frattempo hanno appreso un buon italiano. «L’impiego dei migranti è possibile grazie alla volontà degli stessi di impegnarsi per la comunità che li sta ospitando e sulla base di uno specifico protocollo con la Prefettura – aggiunge l’assessore Maria Grazia Murer – Le difficoltà burocratiche al loro impiego sono state affrontate grazie all’impegno del volontariato e del personale del Comune».

Già alcuni migranti, ospiti a San Donà attraverso l’azione della Cooperativa Villagio Globale, erano stati impiegati, a supporto di volontari, prima alla mensa solidale e con la Croce Rossa. Quindi nella cura dei parchi per lavori di straordinaria manutenzione. «L’intervento dei migranti è possibile analogamente alle manutenzioni straordinarie operate da volontari» precisa l’assessore Murer.

Emozione, poi, ha suscitato lo scorso aprile, la vicenda dei due migranti, già calciatori in patria, che sono stati aggregati agli allenamenti del San Donà Calcio. «Il Comune di San Donà di Piave si pone come modello di integrazione – conclude Cereser – Ormai nessuno si ricorda più che la città ospita una quota di profughi, e questo è un buon segno. Proponiamo un modello di integrazione basato sulla sicurezza, l’impegno verso la comunità e la reciproca conoscenza».

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