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IL VICESINDACO MASCHIETTO RISPONDE ALLE CRITICHE DI DON SAVERIO

IL VICESINDACO MASCHIETTO RISPONDE ALLE CRITICHE DI DON SAVERIO

Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Vittorino Maschietto, Vicesindaco Reggente di Musile di Piave a don Saverio, Parroco della medesima cittadina, in merito ad una lettera inviata dal Vicesindaco Maschietto al Prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, sull’emergenza profughi.

RISPOSTA A DON SAVERIO 1RISPOSTA A DON SAVERIO 2

 

Per leggere la lettera di don Saverio clicca qui

Per leggere le lettere scritte dal Vicesindaco Reggente di Musile Maschietto al Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia clicca qui e qui

Per leggere la risposta del Prefetto di Venezia Cuttaia al Vicesindaco Reggente di Musile clicca qui

 

Commenti (2)

  • umberto

    Io sono italiano e sono costretto a dormire in macchina senza poter essere aiutato…. Addirittura una lettera per far sì che vengano accettati i rifugiati a Musile …. La mia fede come già scritto a don Michele in un messaggio al quale non ha mai risposto…. Non è più ai minimi storici ma sta veramente raspando il fondo… già nemmeno una risposta pero i due ragazzi eritrei sono stati accolti… certo è vero sono scappati…. Ma Io non ho diritto ad un tetto? Sono meglio di me allora… Dio mio salvaci tu che qui ormai non rimane più nulla del tuo gregge se nemmeno i tuoi emissari non sentono ragioni e fanno differenze… Altro che i cento anni dati a satana stanno per finire…. Mi domando papa Francesco cosa penserà se si prediligono i rifugiati ai cattolici..
    Non credo che sia molto contento… Quasi quasi invierò una missiva diretta proprio al santo padre per chiedere se lui è d’accordo sulla faccenda…

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  • Gino Zottis

    Ho letto con interesse ed attenzione le lettere del Parroco di Musile di Piave, Don Saverio Fassina, e del vice Sindaco Reggente, Vittorino Maschietto, nonchè i commenti lasciati in calce. La lettera del religioso pone con chiarezza e lungimiranza il tema della convivenza tra “DIVERSI” richiamando tutti ad un impegno forte e portatore di speranza per governare processi demografici irreversibili e presenti nel nostro paese da almeno un decennio, mentre nell’amministratore locale si trava solo un atteggiamento di ottusa chiusura, come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia e così spera che il pericolo passi. Motivazioni politiche e pratiche si legge, ordini di Partito direi io che invece non ci furono quando nel 2011 al ministero degli interni sedeva Roberto Maroni ed in virtù di ciò il nostro Governatore regionale Luca Zaia invitò alla solidarietà in quanto ciò che stava e sta accadendo ” è un fenomeno biblico”. E’ proprio così le ragioni della politica cambiano in funzione dell’appoggio da dare ai governanti amici, ma nulla fu risolto allora, mentre oggi si pensa più a contrapporre che risolvere.D’altra parte cosa ci si può aspettare da chi pone alla base del proprio pensiero “Politico”. prima i veneti, prima Musile ecc. Ricordate che se per censo, razza o apperteneza geografica qualcuno deve essere sempre primo, vi saranno sempre dei secondi e dei terzi e questo si chiama razzismo. Invito il vice sindaco ed i suoi amici a leggersi il My Kamp e forse vi troveranno molte assonanze al loro pensiero. La storia non si ripete mai uguale, ma può aiutare a capire il pericolo di certi processi e pensieri Rendetevi conto, e mi rivolgo anche a lei Sig. Umberto, che si sta alimentando la paura per mettere i più deboli italiani o stranieri l’uno contro l’altro senza dare a nessuno risposte adeguate. Molte cose ci sarebbero da dire, ma dico solo GRAZIE DON SAVERIO per il suo coraggio e sappia che non è solo.

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