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MENAZZA: “SUL BILANCIO PESANO IL TRIBUNALE E IL TEATRO; BISOGNA TROVARE NUOVE SOLUZIONI”

MENAZZA: “SUL BILANCIO PESANO IL TRIBUNALE E IL TEATRO; BISOGNA TROVARE NUOVE SOLUZIONI”

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’assessore Valter Menazza sul bilancio sandonatese:

“Quest’anno sarà uno dei più difficili per la finanza dei Comuni italiani perché si sommeranno tre tagli, previsti negli anni scorsi. Per San Donà significherà un taglio che potrà variare tra 1milione300mila e 1milione600mila euro su un bilancio complessivo di circa 28 milioni.

Si aggiunga che da gennaio è cambiato il sistema di contabilità, che rende più trasparente la gestione ma ci obbliga  a spendere solo in presenza di disponibilità finanziaria certa. I comuni, quindi, avranno gli stessi problemi di liquidità delle imprese.

E’ paradossale che sia proprio lo Stato ad imporre un sistema rigoroso ai comuni e dall’altra a non mantenere gli impegni nel trasferire le somme dovute.

Ad oggi, per esempio, non è ancora arrivato il saldo del fondo di solidarietà 2014. Così come sono pesantissime due eredità del passato: il Tribunale e il Teatro.

Per il Tribunale, chiuso per ridurre i costi e accentrare tutto a Venezia, il Comune ha già pagato tutte le spese che il Ministero della Giustizia avrebbe dovuto rimborsare. In realtà attendiamo ancora il saldo 2011-2012-2013-2014 per un totale di circa 2 milioni di euro. Questa spesa è stata sostenuta dal bilancio di San Donà anche a vantaggio dei cittadini degli altri 9 Comuni del Mandamento del Tribunale. Per questo ci vediamo costretti, dopo diversi tentativi infruttuosi, a procedere con un’azione eccezionale mettendo in mora lo Stato con la predisposizione  di un decreto ingiuntivo verso il Ministero di Grazia e Giustizia.

Il Teatro è stato realizzato in parte con fondi trasferiti dalla Regione. Ad oggi il comune ha già pagato le imprese ma non ha ancora avuto gran parte dei contributi regionali per oltre un milione. Le Regione è in grandissima difficoltà nel garantire questi trasferimenti in tempi certi a causa dello stesso problema di liquidità.

A fronte di questa situazione difficile si devono trovare soluzioni nuove, che consentano l’erogazione di servizi a costi minori.”

Commenti (2)

  • Franco Canever

    Quando si riceve una “eredità” di questa dimensione bisogna doverosamente “maledire” chi l’ha lasciata in carico ai sandonatesi. Sapendo della candidatura della Zaccariotto a Sindaco di Venezia bisognerebbe che qualcuno di San Donà vada ad informare i veneziani in che mani andrebbero a cadere. Chi riesce a fermare la sfrenata ambizione di questa Narcisa?

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  • MAURO PERISSINOTTO

    Francamente non conosco bene la vicenda del tribunale per poterla giudicare; certo che definire un teatro “eredità pesante” mi sembra quantomeno irrispettoso nei confronti di chi ritiene la cultura non solo un valore per una comunità, ma addirittura una necessità. Senza considerare poi il fatto che vi sono tanti cittadini i quali, come il sottoscritto, fanno del servizio culturale la propria professione. Per costoro l’unica eredità pesante è quella di funzionari e politici che “mescolano scartoffie”, eleggendo la burocrazia quale principale veicolo occupazionale e non invece il concreto servizio alla collettività. Fa sorridere che un comune che appartiene ad una regione e allo Stato sia creditore dello Stato stesso! In fondo si è vittime della stessa burocrazia, alla quale lo Stato riserva le più cospicue risorse del proprio portafoglio.
    Un teatro dovrebbe costituire una fucina di idee, dovrebbe far germogliare i migliori fiori del giardino di una comunità, dovrebbe vedervi impegnate le migliori professionalità e dovrebbe rappresentare la prima palestra culturale della città. Purtroppo, però, chi ci rappresenta continua a definirlo alla stregua di un fardello.
    L’impressione è che si sia destinati ad un rapido crepuscolo delle nostre ambizioni, inermi dinanzi ad una demenziale criminalità cittadina che nessuno – per timore di apparire andidemagogico ed ingenuamente antidemocratico – ha il coraggio di debellare, calpestati da chi sa solo urlare con la voce grossa e da un fisco che succhia il sangue degli onesti.
    Largo quindi agli ottimismi e a chi ha saputo nel passato e saprà nel futuro cercarli, eleggerli ed erigerli sul carro dei trionfatori!

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