LA PRESIDENTE ZACCARIOTTO METTE UN FRENO ALLA CITY TAX DEL MINISTRO FRANCESCHINI Reviewed by on . Rating: 0

LA PRESIDENTE ZACCARIOTTO METTE UN FRENO ALLA CITY TAX DEL MINISTRO FRANCESCHINI

LA PRESIDENTE ZACCARIOTTO METTE UN FRENO ALLA CITY TAX DEL MINISTRO FRANCESCHINI

Il Presidente della Provincia scende in campo e da’ la sua opinione in merito alla proposta di applicazione di una city tax a Venezia.
La presa di posizione nasce a seguito dell’anticipazione del  Ministro dei Beni Culturali Franceschini relativa al fatto che il Governo sta studiando la fattibilita’ di una conversione dell’imposta di soggiorno in questa nuova tassa che andrebbe a colpire non solo chi soggiorna ma anche ogni turista giornaliero.

La Presidente della Provincia crede che questa ipotesi al vaglio di una importante decisione deve fare riflettere tutti, politico e cittadino sull’ordine del pensiero che il turismo e’ una risorsa importante e non un problema che si presenta non appena chi governa non riesce a farlo e quando i suoi benefici vengono tratti non da tutti.

La cosa che stride, dice sempre la Zaccariotto, e’ la competenza perche’ a dettare le regole su un territorio e’ soggetto estraneo perché non può essere lo Stato a dire cosa va fatto, né può il governo pensare che la questione possa essere affrontata e risolta attraverso una nuova o diversa tassa.

Alla rappresentante della Provincia non va giu’ questo criterio di appropriazione da parte dello Stato di certe competenze dove il settore turismo deve essere una materia di esclusivo interesse di un determinato territorio.

Il turista non viene in Italia: viene a Venezia, viene a Firenze, viene a Roma, e ogni località ha le sue specificità, le sue caratteristiche, il suo tessuto economico collegato all’accoglienza, che non possono trovare una dimensione univoca, e tanto meno essere ridotte a una mera questione fiscale.

Il fatto, poi,  che il Ministro abbia anticipato la possibile introduzione di una city tax dimostra che per Venezia decidono persone che vengono in questa città o da “privilegiati” oppure fruendo del massimo dei servizi e delle condizioni di accoglienza, circostanza questa che fa capire quanto possono essere lontani da coloro che con il turismo intenso ci convivono ogni giorno.

Prima di parlare di pagamento bisogna vedere cosa offre una citta’ come Venezia.
Una tassa ci vuole, conclude la Zaccariotto, ma è lo stesso concetto di tassa che impone di commisurarla a un servizio effettivo.

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