LOCALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE UNICO, L’ONOREVOLE PRATAVIERA CHIEDE UN REFERENDUM Reviewed by on . Rating: 0

LOCALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE UNICO, L’ONOREVOLE PRATAVIERA CHIEDE UN REFERENDUM

LOCALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE UNICO, L’ONOREVOLE PRATAVIERA CHIEDE UN REFERENDUM

Si parla ancora di Ospedale unico e per la risposta alla sua localizzazione viene auspicato il ricorso al Referendum, strumento di esercizio della sovranità popolare per antonomasia.

L’Onorevole Prataviera lo sottolinea per diversi motivi, il primo dei quali riguarda il diritto alla salute che deve essere considerato come un argomento di confronto primario tra amministratori e cittadini. “Favorevoli o contrari all’Ospedale unico dell’ Asl 10 nel Veneto Orientale? Se favorevoli, indicare il sito da scegliersi tra i 5 siti già candidati”: questo il quesito su cui dovrebbe pronunciarsi il popolo.

Sabato 27 settembre, San Stino di Livenza. Tempo e luogo dell’ultimo incontro sul tema che si è concretizzato in una conferenza stampa indetta dall’On.le Emanuele Prataviera sul tema di grandissima attualità con la scelta tra San Donà di Piave e Portogruaro come luogo ideale del nuovo nosocomio.

Qui una parola sul progetto del futuro sull’Ospedale Unico l’ha voluta dare anche l’On.le Emanuele Prataviera che ha  proposto un’alternativa per uscire da questa partita politica che sembra ancora lontana dal trovare un accordo.

“Chiedo a tutti i sindaci di valutare e di assumersi la responsabilità di indire un referendum, ognuno con lo stesso quesito e aperto a tutti i cittadini della propria comunità per chiedere loro se sono contrari o favorevoli all’ipotesi di realizzare l’ospedale unico, e in caso di favore di indicare il sito migliore in cui realizzarlo” ha detto l’On.le Prataviera.

“Ovviamente io sto lanciando una proposta, non un referendum perché non è nei miei poteri farlo, ma i sindaci invece possono e credo che dovrebbero appoggiare questa iniziativa. Voglio spezzare una lancia in favore della chiarezza e della trasparenza sull’operazione “Ospedale Unico”.

La volontà è quella di creare una struttura che gestisca risorse proprie per migliorare i servizi che offriamo ai cittadini possibilmente utilizzando quello che già esiste, e quello su cui continuiamo ad investire”. Incalza ancora nel discorso spiegando che il referendum è frutto di una scelta oculata e pensata bene perchè secondo lui i cittadini sono fuori dal contesto del potere che invece è proprio degli amministratori che sembrano indecisi”.

Tra le righe, il progetto che auspica di uscire dall’empasse sull’Ospedale unico che sta dividendo la politica tra San Donà di Piave e Portogruaro, mira a controllare diversi fattori, quindi gli obiettivi, le migliorie, studiando la geografia sanitaria, ovvero distanze che i territori delle due contendenti San Donà e Portogruaro dimostrano di avere nei confronti di altri territori con realtà ospedaliere.

In battaglia non deve sfuggire alcun riferimento, e anche qui, dove per battaglia si intende la decisione del contendere, si passa alla fase del controllo di molti fattori, come la fase di stallo provocata da scambio di accuse tra partiti e fra sindaci, strategie divise tra le due sponde della livenza, riorganizzazione sanitaria, discutibile studio della regione richiesto dalla conferenza dei sindaci per individuazione del sito ideale del nuovo ospedale.

Nella conclusione dell’Onorevole viene fuori la considerazione che la conferenza dei sindaci non riesce a confrontarsi collegialmente e arrivare ad una soluzione condivisa causando un problema alla cittadinanza che rischia seriamente di pagare le conseguenze di questa situazione.

In quest’ottica l’Onorevole porta alla luce un’altro problema in quanto in mezzo alla confusione è facile che entrino  giochi di partito o difese di posizioni, creando, a catena, altre innumerevoli conseguenze quali:  le fughe dei degenti verso altre strutture, l’incertezza e la diffidenza  nei confronti dell’ ospedale unico, percepito come investimento economico a rischio speculativo e non invece quello che dovrebbe essere, cioè un investimento per una migliore sanità nel Veneto Orientale.

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