LA SERA E I NOTTURNI DAGLI EGIZI AL NOVECENTO, DAL 15 SETTEMBRE ALLA BASILICA PALLADIANA Reviewed by on . Rating: 0

LA SERA E I NOTTURNI DAGLI EGIZI AL NOVECENTO, DAL 15 SETTEMBRE ALLA BASILICA PALLADIANA

LA SERA E I NOTTURNI DAGLI EGIZI AL NOVECENTO, DAL 15 SETTEMBRE ALLA BASILICA PALLADIANA

La Basilica Palladiana si vanterà di essere palcoscenico di altri capolavori tramite la mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”. Una mostra che aprirà il sipario soltanto il 24 dicembre per calarlo poi il 2 giugno 2015 ma che permette la prenotazione già a partire dal 15 settembre dando come riferimenti il numero telefonico 0422 429999 o l’indirizzo internet www.lineadombra.it.

Un appuntamento con l’arte che costruisce un’ambientazione con un riferimento esplicito anche al maestro italiano del chiaroscuro laddove i capolavori danno mostra di sè donando significative e suggestive emozioni e sensazioni, come suggestiva ed emozionante è la sua data di apertura al pubblico, il 24 dicembre 2014, la Notte Santa.
Un’esposizione che si muove in millenni di storia a bordo della macchina arte, che parte dalla storia antica per arrivare in un secondo periodo storico, che va dal Cinquecento al Novecento in pittura, lungo il suo versante serale e notturno ma senza per forza vederlo in termini solo tristi ma anche sotto il punto di vista dell’amore.
Ecco che quindi la notte viene vista anche a far da Caronte per passare al giorno, facendolo attraverso ottanta opere magnifiche, rare, estasianti ed internazionali.

Un viaggio che inizia lungo il Nilo, dove si trova  l’idea della notte del mondo oltre il mondo, raccontata in mostra da reperti che, da soli, danno lustro alla Basilica Palladiana che li ospiterà per sei mesi. Dal Museum of Fine Arts di Boston giunge per la prima volta in Italia un nucleo di tesori egizi stupefacenti: dal corredo della Regina Hetherphes, al celeberrimo volto di Tutankhamen re bambino sino ai Ritratti del Fayum, quando Egitto e Roma si avvicinano, a partire dalla fine del I secolo d. C.
Un inizio fantastico per una mostra che continua con un esposizione altrettanto grande perchè a seguire presenta dei dipinti che raccontano in maniera magistrale la notte piena o il tramonto o i crepuscoli, la mareggiata di stelle, il giungere dell’alba. Si parte dal Cinquecento e dal Seicento, dai grandi veneti, lombardi e emiliani: Tiziano, Lotto, Bassano, Tintoretto, Savoldo, Caravaggio, Correggio, Carracci, per affacciarsi sui fiamminghi come Rubens o Elsheimer o De La Tour in Francia, El Greco e Zurbaran in Spagna, olandesi come Rembrandt e Van Honthorst, fino ai pittori del Settecento, da Magnasco a Füssli, ai preromantici come Wright of Derby, a Canaletto, Guardi.
Poi la pittura americana, con un occhio particolare alle meraviglie di Church e via via fino a Hopper. In ambito francese Millet, Corot, Courbet e, tra gli impressionisti Whistler dapprima e poi Manet, Cézanne, Pissarro, Monet,
Gauguin e infine Van Gogh.
A lui sarà riservato un omaggio particolare: 10 opere “da museo”, tant’è che a concederle sono il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Kröller-Müller Museum di Otterlo, vale a dire i due templi dell’arte di Vincent. Il suo celeberrimo “Sentiero di notte in Provenza” è stato, non a caso, scelto come logo della mostra. Tutto questo a enunciare
che la mostra che apre i battenti per le prenotazioni il 15 settembre è emozionante e non si ferma qui perchè prima di concludersi offre ai suoi visitatori l’incontro anche con il nuovo secolo, per incontrare personaggi spettacolari come Matisse, Bonnard, lo spagnolo Lopez Garcia e Andrew Wyeth, grande artista americano scomparso pochi anni or sono.

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