FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA. “RIDATECI I SOLDI”, IL CODACONS
Festival del Cinema di Venezia. Dopo i premi prestigiosi dei Leoni e i vari riconoscimenti, spazio anche alla critica democratica.
Democratica perchè da voce alla gente comune che ha potuto esprimere, attraverso più di 500 messaggi affissi su 22 metri di muro, impressioni, critiche e suggerimenti riguardanti le opere cinematografiche della famosa rassegna.
Un enorme quadro inteso come promozione e valore delle opinioni di tutti e non soltanto della giuria del Festival. “Ridateci i soldi”, è un’iniziativa nata nel 1997 che da’ spazio all’espressione di ognuno di noi per esprimere in maniera democratica il parere sulle opere in concorso. Il risultato, una coppa intagliata in legno dall’artista Ferdinando Codognotto di San Donà di Piave, consegnata dal Direttore della Mostra del Cinema , Alberto Barbera.
L’attività di promozione dell’io dello spettatore è gestita da Gianni Ippoliti , giornalista e giudice unico e vuole tutelare la libera espressione dell’utente. Una vera e propria attenzione ai contenuti delle idee e della cultura degli spettatori, anzichè a chi, invece, si trova dall’altra parte.
Ad aggiudicarsi l’ambito premio, nella giornata di venerdì 5 settembre, è stato un giovane milanese di 28 anni, Pier Vittorio Mannucci, grazie al suo originale bando di concorso per il prossimo festival, attraverso il quale viene criticata, con ironia e sarcasmo, la ripetitività delle tematiche dei film dell’attuale rassegna.
Spiega, con ironia, Ippoliti: “ Sebbene il premio sia andato al giovane Pier, quest’anno si è registrato un ex aequo ”. L’altro vincitore sarebbe il cane della polizia che, avendo fiutato un odore sospetto, prima della proiezione del discusso film su Pasolini, avrebbe provocato un ritardo della stessa, evitando a molti spettatori di assistere allo spettacolo”.
La promozione del progetto ha reso soddisfatto Ippoliti in quanto lo spazio di “Ridateci i soldi” è stato visitato da oltre 2 mila persone e testimonia che il muro funziona, a dispetto dei tanti Social network.
Le persone hanno voglia di prendere carta e penna e comunicare le proprie opinioni ed è proprio grazie a questa esigenza che l’iniziativa è cresciuta, anno dopo anno ”.
