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FURTO AI DANNI DELLA MADONNINA DI VIA STANGA: INDIGNAZIONE IN CITTÀ

FURTO AI DANNI DELLA MADONNINA DI VIA STANGA: INDIGNAZIONE IN CITTÀ

Sconcerto e amarezza tra i residenti di Musile di Piave dopo il furto dei rosari e delle collanine religiose che adornavano la statua della Madonnina lungo via Stanga, laterale della provinciale 44 e punto di sosta abituale per molti fedeli. La mancanza degli oggetti è stata notata nel pomeriggio di ieri da alcuni residenti che si fermano regolarmente per un momento di preghiera o di raccoglimento, e che hanno subito segnalato l’accaduto al sindaco Silvia Susanna.

«Lo ritengo un gesto vile e vergognoso – afferma il sindaco Silvia Susanna –. Rubare da un capitello quanto donato dai fedeli alla Madonna non è solo un furto: è una profanazione. È un atto che offende la fede, la comunità e il rispetto per ciò che è sacro. Posso anche comprendere, fino a un certo punto, se l’autore è una persona in evidente stato di disagio, ma proprio questo deve farci riflettere. Come stiamo rispondendo, come istituzioni e come comunità, a chi vive condizioni di fragilità? Chi arriva a compiere simili azioni potrebbe mettere in atto comportamenti anche più gravi. Indignarsi non basta: serve vigilanza, prevenzione e la capacità di intercettare il disagio prima che degeneri. Spero che chi ha rubato si renda conto della gravità del gesto e restituisca ciò che ha sottratto. I luoghi della devozione popolare vanno rispettati. Sempre».

Il capitello di via Stanga venne realizzato dalla famiglia Pierino e Mario Gaino e fu benedetto il 15 febbraio 2008 da Monsignor Armando Durighetto. Il Comune di Musile di Piave presenterà nelle prossime ore una denuncia alle forze dell’ordine per avviare le indagini utili all’identificazione dei responsabili.

Fonte: Comunicato Stampa

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