PROGETTO E CORTOMETRAGGIO DELL’ACCADEMIA MARUSSO “LA DANZA DELLA VITA”: ARTE, EMOZIONI E CONDIVISIONE TRA LE GENERAZIONI

La danza della vita è il titolo del progetto e del cortometraggio ideato da Renzo Carraro dell’Accademia Marusso, in collaborazione con Irene Pavan. L’iniziativa nasce dal desiderio di aprire un dialogo con persone di tutte le età sul tema Arte e Danza, considerati strumenti universali di espressione, condivisione e riflessione.
Grazie al sostegno della Fondazione Venezia, partner del progetto attraverso un bando per la diffusione dell’arte, questa visione si è trasformata in realtà. Per diffondere al meglio il lavoro svolto, è stato scelto il linguaggio audiovisivo, realizzando un cortometraggio capace di arrivare direttamente al pubblico e coinvolgere in modo autentico anche le nuove generazioni.
Il cortometraggio racconta il legame intenso tra una madre e una figlia. È una storia di vita, d’amore e di difficoltà, in cui la danza resta sullo sfondo come filo conduttore silenzioso, capace di accompagnare e riflettere i momenti più significativi del loro percorso.
Il racconto mette al centro i rapporti umani, le fragilità e la forza necessaria per affrontare malattie, incomprensioni e ostacoli, mostrando come il sostegno reciproco diventi la vera danza che unisce le generazioni.
Il cortometraggio è frutto di un lavoro corale reso possibile grazie al contributo di Serena Ervas e Irene Pavan per la sceneggiatura, di Gianpaolo Cerato e Gianluca Zahtila per regia, fotografia e montaggio, di Renzo Carraro per l’organizzazione e la produzione. Nel cast spiccano Cecilia Prosperi, attrice teatrale già affermata, e Matilde Piccolo, al suo primo ruolo interpretativo. Fondamentale anche il supporto organizzativo e creativo di Sonia ed Elena Erissini, che hanno messo a disposizione spazi, allievi e coreografie.
Il progetto dell’Accademia Marusso, “La danza della vita”, unisce arte e emozioni, valorizza il territorio e le sue realtà culturali e artistiche, e racconta storie che parlano alle persone, grandi e piccole, con un linguaggio universale che va oltre le parole.