STATUS DI CITTÀ BALNEARE, UN CONVEGNO A JESOLO
Mercoledì 5 aprile, con inizio dalle ore 09.00, presso il “Centro Congressi Kursaal” di Jesolo si terrà un importante convegno sul tema dello status di città balneare dal titolo “Jesolo città di terra e di mare”, organizzato dall’Associazione Culturale Monsignor Giovanni Marcato con il sostegno dell’amministrazione comunale.
Al centro del dibattito vi saranno i temi dello sviluppo e della gestione di una città come Jesolo, abbracciata da terra e mare, con tutte le peculiarità che la caratterizzano.
In particolare sarà affrontato il concetto di “effetto fisarmonica” che Jesolo, come le altre città di mare, vivono da sempre.
Questa definizione contiene le dinamiche tipiche di quei centri il cui numero di residenti li identifica come città di piccole o medie dimensioni, che però con l’arrivo della primavera e ancor di più l’estate, si trasformano in veri e propri capoluoghi con centinaia di migliaia di persone presenti allo stesso momento.
Ciò comporta benefici ma determina anche molti elementi di difficile gestione come il traffico, le aree di sosta, i servizi in genere e la sicurezza.
Per dotarsi di tutti gli strumenti necessari ad affrontare al meglio l’”effetto fisarmonica”, da tempo le principali città di mare riunite nel G20 Spiagge chiedono al Governo il riconoscimento dello “status di città balneare” per affrontare direttamente, con competenze e risorse adeguate, tutti i diversi aspetti che derivano dalla particolare dinamica.
Jesolo intende cogliere questa opportunità per ripensarsi e ridefinirsi come città unitaria di terra e di mare, con la sua specificità che va valorizzata a governata.
Al convegno interverranno il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, l’assessore al turismo, Alberto Maschio, il presidente del consiglio comunale e consigliere regionale, Lucas Pavanetto, l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, il presidente dell’associazione Marcato, Giampaolo Rossi, il professore dell’università degli studi di Trieste, Matteo D’Ambros e il docente dell’università degli studi di Milano, Ruben Baiocco.
Fonte: Comunicato stampa