LA CONFERENZA DELLA COSTA VENETA RISPONDE ALL’APPELLO DELLE ATTIVITÀ CAORLENSI Reviewed by on . Rating: 0

LA CONFERENZA DELLA COSTA VENETA RISPONDE ALL’APPELLO DELLE ATTIVITÀ CAORLENSI

LA CONFERENZA DELLA COSTA VENETA RISPONDE ALL’APPELLO DELLE ATTIVITÀ CAORLENSI

I dieci Sindaci della Conferenza già precedentemente erano stati interpellati da tutte le attività del Litorale veneto. Dopo la protesta, si sono mossi condividendo le istanze dei commercianti, albergatori, ristoratori e gestori di pubblici esercizi di Caorle che nei giorni scorsi hanno dimostrato il loro dissenso contro il caro bollette.

La protesta ha messo in luce la preoccupazione di numerose famiglie e delle attività economiche che hanno espresso ai Sindaci, loro diretti interlocutori, gli effetti dei rincari riguardanti i consumi energetici.

“Come Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, nell’interesse dei cittadini e dei territori che amministriamo, chiediamo che il problema sia affrontano congiuntamente, da Governo e Regione, con una impostazione politica che agevoli misure strutturali – si legge nella missiva firmata dalla Presidente, la sindaca Roberta Nesto -. La situazione è preoccupante. Gli imprenditori non solo subiscono ancora gli effetti provocati dalla pandemia da Covid 19 e dai provvedimenti legislativi volti a contenere la diffusione del virus, ma anche la crescente inflazione che erode sempre di più il potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Il rischio è un aumento percentuale degli interventi in termini di aiuti sociali, che, come comuni, non siamo in grado di sostenere, stante i bilanci di cui disponiamo”.

I Sindaci, nella missiva indirizzata ai Ministri e al Presidente regionale Luca Zaia, hanno richiesto azioni concrete e immediate che concorrano a contenere gli aumenti, in particolare prevedendo azioni economiche sistematiche per regolamentare il caro bollette, attraverso una decretazione d’urgenza che preveda il finanziamento di un fondo specifico a favore del calmieramento dei prezzi tramite risorse specificatamente destinate, analogamente a quanto avvenuto durante la pandemia nel 2020 – 2021 (c.d. Fondone), che interessi non solo le attività produttive ma anche i cittadini.

Chiedono inoltre si attivino politiche volte alla transizione ecologica con l’utilizzo delle fonti rinnovabili, con procedure autorizzative semplificate e accelerate, secondo quanto indicato dalla Direttiva Europea 2009/28/CE.

“Promuovere, incentivare e valorizzare come strategia le comunità energetiche che rappresentano un modello virtuoso di approvvigionamento energetico per la cittadinanza i cui benefici si ripercuotono, oltre che in campo economico e ambientale, anche su molti campi del vivere civile. È un modello da perseguire per il ricorso esclusivo a fonte rinnovabili, con benefici di riduzione dell’inquinamento ambientale, ma anche costi sociali per la collettività – continua la Nesto -. Siamo disponibili al confronto e alla collaborazione ma non è più possibile attendere oltre l’applicazione di politiche che nel loro complesso siano di sollievo da un punto di vista sia sociale che ambientale. È necessaria un’impostazione politica che agevoli misure strutturali. I Sindaci non possono essere lasciati soli nella gestione delle difficoltà causate, ad avviso nostro, non solo dalla complessa congiuntura internazionale ma anche da una forte speculazione a danno di operatori privati e cittadini, come purtroppo spesso accade in situazioni analoghe, dove difficile è il monitoraggio della situazione in generale”.

Fonte: Comunicato stampa

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