CONSIGLIERI REGIONALI PD: “VARIANTE INGLESE PRESENTE ANCHE IN ALTRE REGIONI: NON SPIEGA IL CASO-VENETO. BOOM DI CONTAGI E DECESSI NON GIUSTIFICABILE CON LA NARRAZIONE DI ZAIA” Reviewed by on . Rating: 0

CONSIGLIERI REGIONALI PD: “VARIANTE INGLESE PRESENTE ANCHE IN ALTRE REGIONI: NON SPIEGA IL CASO-VENETO. BOOM DI CONTAGI E DECESSI NON GIUSTIFICABILE CON LA NARRAZIONE DI ZAIA”

CONSIGLIERI REGIONALI PD: “VARIANTE INGLESE PRESENTE ANCHE IN ALTRE REGIONI: NON SPIEGA IL CASO-VENETO.  BOOM DI CONTAGI E DECESSI NON GIUSTIFICABILE CON LA NARRAZIONE DI ZAIA”

“Parliamoci chiaro. Di casi legati alla cosiddetta ‘variante inglese’ se ne stanno registrando un po’ ovunque, in tutta Italia. Ad oggi sono tre in Lombardia, sei in Campania, due in Puglia ed un numero ancora imprecisato in Abruzzo. La ‘variante inglese’ non è una specificità veneta, come la nuova narrazione di Zaia vuole far intendere. E sicuramente non basta, da sola, a raccontarci il motivo del boom del tasso di contagio al 36% registrato sotto Natale. La certezza di questo nesso, evidenziato dalla Regione, viene proprio oggi messo in dubbio sulla stampa nazionale dall’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola”.

È quanto affermano i consiglieri regionali del PD Veneto, commentando gli ultimi dati sui casi di Covid 19. 

“Se esiste una ‘variante veneta’, purtroppo, è quella del numero elevatissimo contagi e soprattutto della tristissima conta quotidiana dei decessi. Un numero che non è giustificabile da nessuna narrazione, da nessuna giustificazione. Servirebbe invece da parte di Zaia il riconoscimento che la situazione in Veneto è grave, senza se e senza ma. E che ci sono stati errori e responsabilità proprie, a partire dai messaggi mai chiari e dalle scelte non prese. L’esempio più eclatante sono le maglie larghe che dovevano essere strette direttamente dalla Regione da molte settimane a questa parte, al di là del colore giallo che pareva essere l’emblema, il fiore all’occhiello di una diversità veneta che però, nei fatti, in questa situazione, tale non si è rivelata -  aggiungono i Consiglieri regionale del PD  - È pericoloso proseguire da parte di chi guida la Regione Veneto in questa incessante ripetitività di messaggi ambigui, fuorvianti, di tutela del buon nome della propria gestione che non è sinonimo di tutela sanitaria dei cittadini. Ai cittadini, anche a costo di ammettere un fallimento, serve parlare chiaro, serve una messa in guardia che non potrà mai essere totale fino a quando verranno messi infiniti alibi ad una tragedia che rischia sempre di più di trasformare il Veneto nella Lombardia della prima ondata”.

Fonte: Comunicato stampa

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