COVID 19 – BIGON E ZOTTIS (PD): “SOLO TAMPONI MOLECOLARI PER IL PERSONALE SANITARIO: TEST RAPIDI CON MARGINE DI ERRORE TROPPO ALTO, SI RISCHIANO ULTERIORI FOCOLAI NEGLI OSPEDALI” Reviewed by on . Rating: 0

COVID 19 – BIGON E ZOTTIS (PD): “SOLO TAMPONI MOLECOLARI PER IL PERSONALE SANITARIO: TEST RAPIDI CON MARGINE DI ERRORE TROPPO ALTO, SI RISCHIANO ULTERIORI FOCOLAI NEGLI OSPEDALI”

COVID 19 – BIGON E ZOTTIS (PD): “SOLO TAMPONI MOLECOLARI PER IL PERSONALE SANITARIO: TEST RAPIDI CON MARGINE DI ERRORE TROPPO ALTO, SI RISCHIANO ULTERIORI FOCOLAI NEGLI OSPEDALI”

“Va fatta chiarezza immediata sui tamponi rapidi, perché il margine di errore è ancora troppo elevato e c’è il rischio di innescare ulteriori focolai, ovvero l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno”. 

È quanto affermano, annunciando anche un’interrogazione urgente alla Giunta, le consigliere regionali del PD e rappresentanti Dem in commissione Sanità, Anna Maria Bigon (vicepresidente) e Francesca Zottis, citando il caso di un anestesista padovano risultato negativo al tampone rapido antigenico e positivo a quello molecolare effettuato a meno di 24 ore di distanza.

“E non si tratta di un episodio isolato. Capiamo la necessità di tracciare più individui possibile per contenere il contagio, ma così rischiamo di avere l’effetto opposto. Al personale sanitario e ai pazienti che devono essere ricoverati in ospedale, anche non causa Covid, andrebbe sempre fatto il tampone molecolare con analisi in laboratorio, perché garantisce maggiore precisione e quindi sicurezza. Non possiamo permetterci che in un reparto ‘Covid free’ arrivi un malato ‘a sua insaputa’ perché negativo al test rapido: così scatta in automatico un’epidemia ospedaliera, in quanto medici, infermieri e neanche gli altri degenti sono adeguatamente protetti. Ed è quello che è già accaduto, purtroppo, in molte strutture della nostra Regione”. 

“Medici e infermieri - aggiungono le due consigliere Dem - hanno più volte sollecitato di essere sottoposti allo screening tradizionale. Anziché nascondersi dietro al Comitato tecnico scientifico, Zaia escluda i test rapidi per il personale sanitario al lavoro in ospedali e case di riposo, perché non tutti siamo esposti allo stesso rischio. Il documento del ministero della Salute parla di una sensibilità dei tamponi rapidi antigenici pari al 70-86% quindi, di fatto, con questo metodo ogni 100 positivi ne perdiamo tra i 14 e i 30. Di fronte all’evidenza occorre assumere un criterio prudente, tanto più necessario quando c’è in ballo la vita delle persone”. 

Fonte: Comunicato stampa

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