CLUB ALPINO ITALIANO (C.A.I.) – ASSEMBLEA REGIONALE DEI DELEGATI DEL VENETO
Presso lo ”Spazio Zenit” di San Donà di Piave (Città che ha già ospitato nel passato altri importanti appuntamenti del C.A.I.) sabato 17 ottobre 2020 si terrà la 23° Assemblea del Delegati delle Sezioni del CLUB ALPINO ITALIANO del Veneto, occasione annuale di ritrovo e confronto per i rappresentati delle 65 Sezioni del Veneto, nonché per il rinnovo delle cariche sociali (come da Ordine del Giorno allegato)
LA STORIA.
Il Club Alpino Italiano (CAI) è la più antica e vasta associazione di alpinisti ed appassionati di montagna in Italia.
Costituito il 23 ottobre 1863 a Torino – il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.
L’entusiasmo e l’impegno volontaristico che da sempre caratterizzano il CAI lo hanno reso un’eccellenza nel panorama associazionistico italiano e ciò ha permesso di realizzare nel tempo un ampio ventaglio di opere a favore della montagna e dei suoi frequentatori, quali ad esempio rifugi, bivacchi, sentieri. (In Veneto sono 22 le Sezioni che gestiscono 35 rifugi; i bivacchi sono 46. La rete sentieristica vanta circa 6000 Km.)
Impegnato per la diffusione di una “cultura della sicurezza dell’andare per monti”, sono molte le sezioni che hanno fondato scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata, riconosciute anche dalla vigente legislazione italiana, oltre alle scuole di recente costituzione quali quelle di escursionismo. Tali scuole organizzano oggi corsi, aggiornamenti e stages di formazione di diverso livello che tendono a favorire la conoscenza della montagna e delle tecniche per frequentarla con più sicurezza.
A questo scopo il CAI forma istruttori, accompagnatori e altri operatori che esercitano la loro attività a titolo completamente gratuito.
L’organico complessivo in Veneto conta circa 1500 istruttori, divisi nelle 32 Scuole di Alpinismo, scialpinismo e arrampicata e le 14 Scuole di Speleologia.
Vengono organizzati ogni anno circa 110 corsi formativi che abbracciano le diverse discipline e affrontano livelli differenti di difficoltà in base all’esperienza pregressa. A titolo d’esempio: corsi di escursionismo, sci escursionismo, sci di fondo, sci, scialpinismo, alpinismo, arrampicata libera. Per partecipare ai corsi, per motivi assicurativi, è necessario essere soci del Club Alpino Italiano.
In Veneto si contano 19 le stazioni di Soccorso Alpino e Speleologico e vi è inoltre un Centro Studi Materiali e Tecniche (laboratorio dove vengono testati i materiali e le attrezzature alpinistiche) e un Centro didattico ad Arabba.
Il CAI è inoltre da sempre attivo nella Tutela Ambiente Montano, con dei gruppi appositi per ogni sezione che se ne occupano.
Inteso come impegno, come “tutela attiva” e non solo “passiva e di semplice conservazione”, i gruppi TAM organizzano serate culturali di divulgazione ed uscite per la promozione e valorizzazione di un territorio sostenibile, nel rispetto e tutela dell’ambiente.
L’”Alpinismo Giovanile” è il settore del Club Alpino Italiano dedicato all’attività formativa per i Giovani, attraverso una proposta educativa, strutturata e codificata nel Progetto Educativo e nei Temi del Progetto educativo, che vede i ragazzi protagonisti delle attività.
Il CAI è molto attento all’informazione e alla cultura, e si occupa anche della promozione e diffusione della tradizione e cultura che riguarda l’ambiente montano nel suo complesso. Per questo si occupa della promozione della Cinematografia, Editoria, Ricerca Scientifica del settore e ha delle biblioteche sezionali che preservano e promuovono la conservazione e valorizzazione di tale materiale.
Infine, soprattutto negli ultimi anni, il CAI ha un ruolo attivo anche nel sociale ed ha intrapreso e sposato attività di solidarietà, promosso la “Montagna Terapia” e fondato il “CAI Scuola”
Allegato. Ordine del Giorno dell’Assemblea
Fonte: Comunicato stampa.
