F.V.G. – VILLAGGIO DEL PESCATORE: ANCORA PIÙ IMPORTANTE PER NUOVE SCOPERTE
A settembre 2020 il parco paleontologico del Villaggio del Pescatore di Duino Aurisina sarà al centro dell’attenzione scientifica mondiale per una possibile nuova scoperta. Affioramenti nella roccia, infatti, fanno ragionevolmente pensare a un promettente ulteriore rinvenimento, dopo quelli dei dinosauri “Antonio” e Bruno”.
Le importanti scoperte degli ultimi anni e le operazioni in corso per il recupero dei nuovi reperti saranno raccontate in un documentario che sarà girato proprio alla Cava del Villaggio dopo l’estate.
E’ quanto ha reso noto il geologo e coordinatore delle attività del sito, Flavio Bacchia, all’Assessore regionale alle Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia durante una visita, compiuta da Regione e Comune di Duino Aurisina, che ha toccato alcuni luoghi di significativa attrattività artistica e scientifica del territorio municipale.
Tra questi, il sito del Villaggio del Pescatore – recentemente oggetto di un finanziamento regionale di 1 milione e 500mila euro dell’assessorato alla Cultura per consentire l’esproprio e la valorizzazione dell’area – che ha alte potenzialità di attrazione di visitatori, ma necessita di un piano di sviluppo pubblico-privato mirato alla sostenibilità.
A migliorare intanto l’accessibilità per il pubblico al sito – un rarissimo ambiente per la conservazione dei resti fossili – gioverà di certo la nuova strada, i cui lavori potrebbero iniziare il prossimo anno.
Oltre infatti ai 450mila euro di finanziamenti europei, sono già stati spesi i 47mila euro di fondi 2019 della Regione e potranno essere anticipati i 400mila euro resi disponibili per il 2022 dalla Regione quest’anno dall’assessorato alle Autonomie locali.
Con un investimento relativamente modesto sul sito, ha assicurato Bacchia all’amministrazione comunale e regionale, sarebbe possibile puntare a 30mila visitatori l’anno.
L’Assessore si è poi recato in visita al “ Minimuseo delle genti attorno al Timavo ”, lo spazio temporaneo aperto 15 anni fa, curato dall’associazione speleologica “Flondar” e visitato da oltre 7 mila persone all’anno.
Rinaldo Stradi, Presidente del gruppo formato da una trentina di volontari che si occupano anche di numerose visite guidate, ha illustrato alla Regione la storia dei ritrovamenti effettuati dagli speleologi nelle grotte carsiche e l’evoluzione etnografica del Villaggio del Pescatore.
La terza tappa è stata la chiesa di San Giovanni in Tuba e le foci del Timavo, area crocevia di storia, religione, cultura e oggi anche di appassionati di sport e natura: da qui infatti partono le visite che possono accontentare appassionati dei sentieri della Grande Guerra, dell’antica Via Flavia e delle piste ciclabili, oggetto di espansione di concerto con il Comune di Trieste attraverso la progettazione “Biciplan”.
Anche se quest’anno il turismo estero a causa del coronavirus ovviamente è in contrazione, l’area resta a forte attrattività – forte di 130 mila presenza l’anno medie – e con numerosi progetti di valorizzazione.
Il piano di sviluppo di animazione turistica del territorio è stato presentato alle realtà territoriali alla fine dello scorso anno, hanno sottolineato il sindaco e la Regione, presentando i cinque segmenti principali del progetto: Walking running bike; Mare & sailing; Duino Aurisina città dei sapori (che ha già ricevuto dall’assessorato al Turismo 5mila euro); Tra natura storia e leggenda (4mila euro finanziati da Regione Fvg su primo bando 2020); Carso& Cavalli.
Il progetto è stato ideato in coerenza con il piano strategico regionale 2018 – 2023 ed è stato condiviso con gli operatori turistici, i produttori locali e le associazioni sportive e culturali che operano sul territorio attraverso la Conferenza comunale del turismo.
Da parte della Regione è stato confermato come l’area abbia potenzialità di sviluppo turistico eccellenti e sia strategico valorizzare ulteriormente le bellezze del territorio che per la sua posizione si pone come porta d’ingresso a Trieste.
Fonte: Comunicato stampa