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CASO CONTAGI NELLA SEDE DELLA CROCE ROSSA DI JESOLO

CASO CONTAGI NELLA SEDE DELLA CROCE ROSSA DI JESOLO

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il  Presidente dello Stabilimento Balneare Manzoni, Amorino De Zotti, ha inviato al Ministro dell’Interno, al Presidente della Regione Veneto, alla Prefettura, alla Questura ed a varie autorità, in merito alla situazione della Croce Rossa di Jesolo. 

“Vi scrivo in qualità di cittadino innamorato della propria città, nella mia veste di Presidente dello Stabilimento Balneare Manzoni nonché in qualità di portavoce di numerosi cittadini e imprenditori che hanno fatto di Jesolo la propria ragione di sostentamento e di vita per manifestarvi tutta la nostra preoccupazione in merito a quanto sta accadendo in questi giorni all’interno della Croce Rossa Italiana sita in Via Levantina n. 100.

Dal momento in cui si è avuta notizia della presenza all’interno della Croce Rossa di numerose persone che hanno manifestato i sintomi del contagio da Covid-19, noi operatori turistici siamo stati letteralmente subissati di disdette nonché di richieste di informazioni relativamente alle condizioni di sicurezza delle nostre spiagge e delle nostre strutture ricettive.

I giornali negli ultimi giorni hanno raccontato di un ulteriore propagarsi dei contagi all’interno della struttura della Croce Rossa Italiana di Jesolo, riportando peraltro episodi di rivolta da parte degli ospiti richiedenti asilo politico nonché dei loro tentativi di fuga.

Inutile dire che tutto ciò ha incrementato lo stato di tensione da parte dei turisti facendo scaturire ulteriori disdette.

La legittima e sacrosanta tutela dei diritti e degli interessi dei richiedenti asilo politico oggi ospitati all’interno della Croce Rossa di Jesolo, non può e non deve passare attraverso il sacrificio dei diritti di migliaia di persone che a diverso titolo lavorano all’interno del Comune di Jesolo traendo sostentamento dal turismo, fonte primaria dell’economia di tutto il litorale.
Albergatori, ristoratori, dipendenti del settore terziario, fornitori e molte altre categorie di lavoratori si aspettano nel prossimo mese di agosto e di settembre di poter svolgere dignitosamente la propria professione lavorativa senza che questo venga impedito dallo stato di tensione dovuto alle ben note vicende che stanno tutt’ora accadendo all’interno della sede della Croce Rossa.
La Città di Jesolo e noi cittadini siamo stati orgogliosi di ospitare durante il periodo di emergenza i pazienti che hanno richiesto le cure necessarie avendo contratto il Covid-19, e ciò anche se l’emergenza si presentava proprio nel momento in cui la Città stava organizzando la ripartenza della nuova stagione turistica estiva.

Abbiamo apprezzato nei giorni scorsi le dichiarazioni del Prefetto di Venezia relativamente all’allontanamento di tutti i richiedenti asilo politico dalla struttura della Croce Rossa di Jesolo, oggi però riteniamo che l’attuale situazione di emergenza che si è venuta a creare vada risolta immediatamente e definitivamente attraverso la chiusura della struttura e l’allontanamento e il ricollocamento di tutti gli ospiti in altre strutture a ciò adeguatamente preparate.
Del resto tutte le forze politiche del Comune di Jesolo sono concordi nella necessità che si provveda all’immediato allontanamento dei richiedenti asilo politico.

Auspico che la presente missiva non venga politicamente strumentalizzata ma giunga ai suoi destinatari come la richiesta urgente di intervento delle autorità competenti affinché si possa dare alla Città di Jesolo e ai suoi cittadini la possibilità di continuare a svolgere l’attività turistica con serenità e profitto.”

Distinti saluti,

Amorino De Zotti

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