DOLO DIVENTA OSPEDALE COVID 19, ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “DA AMMINISTRAZIONE E OPERATORI SANITARI GIUSTE PREOCCUPAZIONI: LA REGIONE FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DELLA STRUTTURA E GARANTISCA OGNI TUTELA PER CHI CI LAVORA” Reviewed by on . Rating: 0

DOLO DIVENTA OSPEDALE COVID 19, ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “DA AMMINISTRAZIONE E OPERATORI SANITARI GIUSTE PREOCCUPAZIONI: LA REGIONE FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DELLA STRUTTURA E GARANTISCA OGNI TUTELA PER CHI CI LAVORA”

DOLO DIVENTA OSPEDALE COVID 19, ZOTTIS E PIGOZZO (PD): “DA AMMINISTRAZIONE E OPERATORI SANITARI GIUSTE PREOCCUPAZIONI: LA REGIONE FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DELLA STRUTTURA E GARANTISCA OGNI TUTELA PER CHI CI LAVORA”

“Sugli ospedali Covid 19 la Regione deve fare chiarezza, rispondendo alle preoccupazioni del territorio, sia dei lavoratori che dei cittadini. Anche Dolo sarà riconvertito in struttura dedicata alle persone contagiate da coronavirus senza la minima garanzia su ciò che avverrà dopo.
E l’assessore Lanzarin spieghi, confrontandosi con amministrazione e rappresentanze sindacali, anziché zittire chi ha, legittimamente, paura”.

Con queste parole, i consiglieri del Partito Democratico Francesca Zottis e Bruno Pigozzo commentando la scelta di Palazzo Balbi, che ha deciso di dedicare un centro per provincia ai malati di Covid 19.

“Per vincere questa battaglia è giusto mettere in campo ogni energia, ma spiegando le ragioni, senza sottovalutare perplessità e timori. Il primo rischio – sottolineano - è che le tante promesse fatte sull’ospedale di Dolo non vengano mantenute, stavolta in maniera definitiva. Da troppo tempo ci sono incertezze sul futuro della struttura, sulla diminuzione dei reparti: il timore negli operatori e dell’amministrazione è che i servizi annunciati e mai attivati diventino una chimera. L’assessore condivida con loro i processi attuali e futuri, anziché criticare chi esprime dei dubbi sulle decisioni della Giunta. Il dialogo in questo momento è una priorità quindi la invitiamo a un confronto più serrato con chi deve subire scelte come quella di trasformare un ospedale che offriva determinati servizi alla propria comunità e che saranno spostati altrove”.

“Altra preoccupazione è quella delle tutele al personale sanitario: tutti comprendiamo lo stato di emergenza e la necessità di avere dei poli dedicati, ma vanno garantiti i dispositivi di protezione e ogni supporto tecnologico adeguato a medici e operatori. Da settimane sono in prima linea, con uno sforzo straordinario, in un momento tragico come quello che stiamo vivendo: la loro sicurezza deve essere una priorità assoluta”

 

Fonte: Comunicato Stampa

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