CORONAVIRUS; FRACASSO E SINIGAGLIA (PD): “AUMENTANO I CASI, MA DIMINUISCONO QUELLI GRAVI. DOBBIAMO TUTELARE IL PERSONALE SANITARIO: SERVONO MASCHERINE” Reviewed by on . Rating: 0

CORONAVIRUS; FRACASSO E SINIGAGLIA (PD): “AUMENTANO I CASI, MA DIMINUISCONO QUELLI GRAVI. DOBBIAMO TUTELARE IL PERSONALE SANITARIO: SERVONO MASCHERINE”

CORONAVIRUS; FRACASSO E SINIGAGLIA (PD): “AUMENTANO I CASI, MA DIMINUISCONO QUELLI GRAVI. DOBBIAMO TUTELARE IL PERSONALE SANITARIO: SERVONO MASCHERINE”

“Ovviamente l’attenzione è sempre massima, però con il passare dei giorni si definiscono meglio i contorni dell’epidemia: c’è stato un incremento delle persone positive, tuttavia il numero di coloro che presentano sintomi di una certa gravità è limitato e ci auguriamo che questi casi possano risolversi nel migliore dei modi. Circoscritto il contagio, la preoccupazione è quella di tutelare il personale sanitario”.

Con  queste parole, Stefano Fracasso e Claudio Sinigaglia, consiglieri del Partito Democratico, intervengono al termine dell’informativa dell’Assessore alla Sanità Lanzarin e della Dottoressa Russo, responsabile del Dipartimento Prevenzione, sul coronavirus.

“C’è grande attenzione per quanto riguarda medici, infermieri e operatori da giorni impegnati in un instancabile lavoro di assoluto rilievo per la tutela della salute pubblica e che continuiamo a ringraziare per la loro dedizione - aggiunge il capogruppo Fracasso - È stato poi ribadito che il criterio epidemiologico del contatto con persone rientrate dalla Cina non è più valido perché ormai il virus circola, mentre, e questo è indubbiamente positivo, c’è stato un allineamento delle procedure che riguardano i test con l’Istituto superiore della sanità”.

Sul personale insiste anche il consigliere Claudio Sinigaglia:
“È indispensabile dotare gli ospedali e tutti gli operatori sanitari di mascherine e dispositivi di protezione per svolgere al meglio il proprio lavoro. Ausili che oggi mancano. Sono queste persone che dobbiamo tutelare perché entrano in contatto quotidianamente con chi ha patologie. Infine c’è il nodo dell’ospedale di Schiavonia che dovrebbe diventare il punto di riferimento regionale per il coronavirus, ma ancora non sappiamo quando verrà riaperto”.

Fonte: Comunicato stampa

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