OSPEDALE DI JESOLO. DA OGGI IN FUNZIONE IL NUOVO FIBROSCAN, APPARECCHIATURA CHE MONITORA LE MALATTIE DEL FEGATO CON METODICA NON INVASIVA, CHE PERMETTE DI EVITARE LA BIOPSIA EPATICA. Reviewed by on . Rating: 0

OSPEDALE DI JESOLO. DA OGGI IN FUNZIONE IL NUOVO FIBROSCAN, APPARECCHIATURA CHE MONITORA LE MALATTIE DEL FEGATO CON METODICA NON INVASIVA, CHE PERMETTE DI EVITARE LA BIOPSIA EPATICA.

OSPEDALE DI JESOLO. DA OGGI IN FUNZIONE IL NUOVO FIBROSCAN, APPARECCHIATURA CHE MONITORA LE MALATTIE DEL FEGATO CON METODICA NON INVASIVA, CHE PERMETTE DI EVITARE LA BIOPSIA EPATICA.

Con un investimento di 120 mila Euro, è operativa da oggi la nuova apparecchiatura per il monitoraggio e la cura delle malattie del fegato, presso l’unità di Medicina. dell’Ospedale di Jesolo, già centro hub per la cura dell’epatite C.

“Si tratta di un fibroscan  - precisa il direttore della medicina di Jesolo, dottor Lucio Brollo  - ossia un’apparecchiatura che utilizza una metodica assolutamente non invasiva per misurare l’elasticità e la durezza del fegato, quindi il grado di avanzamento di una malattia che riguarda il fegato stesso, e ci consente di valutare l’urgenza o meno di certe terapie. Uno dei grandi vantaggi per l’utenza è che ci permette di sostituire in parte la biopsia epatica “.

In precedenza i pazienti dell’Ulss 4 dovevano effettuare questa tipologia di screening in altri ospedali del Veneto:

“Dovevano recarsi negli ospedali di Mestre, Treviso e Padova – aggiunge il direttore generale dell’Ulss 4, Carlo Bramezza – . Da oggi i pazienti non dovranno spostarsi altrove, non perderanno intere giornate per recarsi in strutture lontane, avranno la possibilità di effettuare questo esame con tempi d’attesa ridotti rispetto al passato,”

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Attualmente la metodica fibroscan è l’unica tecnologia clinicamente valida per rilevare lo stato della fibrosi epatica ed il follow-up terapeutico.

Il sistema di fibroscan acquisito è inoltre integrato ad un sistema ecografico di alta fascia, la combinazione con l’immagine ecografica permette di valutare accuratamente dove posizionare la sonda per evitare errori di campionamento o l’impossibilità di eseguire l’esame per mancanza di adeguato volume campione causato, ad esempio, dalla presenza di vasi o aria, riducendo anche i tempi di esecuzione dell’esame stesso.

La riproduzione dell’immagine attraverso gli ultrasuoni di questa apparecchiatura rappresenta un formidabile strumento di diagnostica per la propria natura assolutamente non invasiva.

La Medicina all’ospedale di Jesolo è da anni un punto di riferimento aziendale e territoriale per le malattie croniche del fegato e per lo studio delle lesioni focali epatiche, questa novità eleva ulteriormente lo standard qualitativo dei servizi erogati alla popolazione.

Fonte: Comunicato stampa

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