BILANCIO 2020-2022, LE PROPOSTE DEL PD: “PRIORITÀ ALLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, PIÙ RISORSE PER EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E POLITICHE SOCIOSANITARIE. NON CI SONO SOLDI? BUGIE, È UNA QUESTIONE DI SCELTE” Reviewed by on . Rating: 0

BILANCIO 2020-2022, LE PROPOSTE DEL PD: “PRIORITÀ ALLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, PIÙ RISORSE PER EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E POLITICHE SOCIOSANITARIE. NON CI SONO SOLDI? BUGIE, È UNA QUESTIONE DI SCELTE”

BILANCIO 2020-2022, LE PROPOSTE DEL PD: “PRIORITÀ ALLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, PIÙ RISORSE PER EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E POLITICHE SOCIOSANITARIE. NON CI SONO SOLDI? BUGIE, È UNA QUESTIONE DI SCELTE”

“Il sostegno della Regione a un progetto ambizioso come le Olimpiadi invernali 2026 ci trova pienamente d’accordo, perché è una grande opportunità per la nostra regione. Visto che questa capacità di indebitamento c’è, vorremmo che si intervenisse in modo analogo anche per far fronte ad altre esigenze, dalla costruzione di alloggi popolari agli asili nido. L’alternativa è la redistribuzione della ricchezza inserendo un’addizionale Irpef  per i redditi più alti, come fanno tutte le Regioni d’Italia.

E’ quanto affermato dal  capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso, illustrando la manovra emendativa dem al bilancio. “L’ultimo bilancio di una legislatura segnata in modo negativo dalla balla dei 16 o 18 miliardi di residuo fiscale che dovevano tornare al Veneto con l’autonomia e dalla conseguente scelta Tax Free. Tax Free che non vale in realtà per chi vive negli alloggi popolari, oppure deve inserire gli anziani nelle case di riposo o mandare i figli a scuola”.  Quattro le principali aree di intervento: lotta ai cambiamenti climatici, edilizia residenziale pubblica, politiche sociosanitarie e contrasto alla cimice asiatica con uno stanziamento specifico di cinque milioni. “Dobbiamo mettere il Veneto in testa alle Regioni che contrastano il cambiamento climatico, poiché abbiamo già sperimentato i danni, anche economici. Occorre investire per ammodernare i mezzi di trasporto pubblico e privato, sulle vetture elettriche e sull’efficientamento energetico degli edifici”, ha poi aggiunto. Per quanto riguarda le cifre più significative, 20 milioni annui per l’acquisto di nuovi alloggi Erp oltre alla demolizione e ricostruzione degli appartamenti vetusti e altri 20 per il loro efficientamento energetico, 20 milioni come contributo ai Comuni per la realizzazione di asili nido, 10, invece, per l’acquisto di mezzi di trasporto pubblico elettrici.

Graziano Azzalin, correlatore della Legge di stabilità e del Bilancio, è tornato all’attacco sull’autonomia: “Con la ‘scusa’ di aspettare risorse da Roma, non è stato fatto praticamente niente in termini di programmazione per affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti. Penso al rischio idraulico: si sono azzerati i fondi per la manutenzione ai Consorzi di bonifica e le risorse per la laguna”. Sulle tutele ambientali è invece intervenuto Andrea Zanoni: “Abbiamo presentato una serie di emendamenti per il contrasto ai cambiamenti climatici, la Regione su questo versante non ha stanziato un euro. Quindi risorse per le fonti rinnovabili, agricoltura biologica, tutela della biodiversità, cinque milioni di alberi da piantare, un piano per il monitoraggio dello stoccaggio dei rifiuti. E, ancora, risorse per tutelare le api e gli altri insetti impollinatori e contrastare la piaga del bracconaggio”.

Bruno Pigozzo si è soffermato, invece, sull’emergenza abitativa: “È un tema che non riguarda solo gli alloggi popolari. Sul libero mercato ci sono circa seimila provvedimenti di sfratto, di cui 2.500 già eseguiti, in gran parte per morosità. A questi si aggiungono i 15mila nuclei familiari in lista di attesa per le case popolari. Ma la Regione non stanzia un euro, è una contraddizione madornale”.  Un quadro analogo è quello degli asili nido, denunciato dalla consigliera Francesca Zottis: “La situazione è tragica, con 30mila bambini accolti e 90mila esclusi per assenza di strutture. Inoltre in Veneto le famiglie pagano 2.200 euro l’anno contro una media nazionale di 1.867 euro. È inutile parlare di famiglia quando poi mancano politiche di investimento”.

La consigliera Anna Maria Bigon ha puntato l’indice sulle criticità sul fronte sanitario: “Anzitutto va risolto il problema della carenza di medici negli ospedali pubblici e sul territorio, perciò chiediamo di incrementare le borse di specializzazione. Per quanto riguarda la prevenzione invece pensiamo sia doveroso aumentare le vaccinazioni a titolo gratuito, oltre alla realizzazione di campagne formative e informative”.

“L’integrazione sociosanitaria nella nostra regione sta saltando, il sistema di sussidarietà pubblico-privato non riesce a reggere – ha poi attaccato la vice capogruppo Orietta Salemi - Abbiamo presentato due emendamenti, cinque milioni per aumentare le impegnative nei centri che assistono i disabili, in alcune Ulss si registrano attese di un anno, e altrettanti per la realizzazione di nuove strutture”.

Infine Claudio Sinigaglia ha evidenziato lo squilibrio demografico e la mancanza di risposte da parte della Giunta. “Zaia si conferma amico dei ricchi, le sue politiche stanno penalizzando una marea di persone. In Veneto abbiamo 35mila nuovi nati a fronte di 38mila ottuagenari. Se non si danno servizi alle giovani coppie in termini di asili nido e alloggi popolari (erano stati promessi investimenti per 300 milioni, ma visti) questi problemi sono destinati a peggiorare”.

Fonte: Comunicato stampa

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