ZOTTIS (PD): “PEDIATRIA DI LIBERA SCELTA, IL DIETROFRONT DELLA REGIONE NON RISOLVE I PROBLEMI E RISCHIA DI AGGRAVARE LA SITUAZIONE”
“La delibera sulla pediatria di libera scelta non risponde ai problemi esistenti e non è neanche coerente, nella sua applicazione, rispetto agli obiettivi che si propone. Se mancano pediatri in ospedale non si può pensare di bloccare il territorio, creando ulteriori carenze. Va bene istituire tavoli di lavoro, ma sarebbe anche il caso di comprendere, seppur tardivamente, che i reparti vanno resi vivibili e gli stipendi ospedalieri ai rischi che questi medici corrono. Per far ciò non servono tavoli di confronto”.
Questo il commento della Consigliera del Partito Democratico Francesca Zottis in merito alla delibera di Giunta 1050 dello scorso 25 luglio.
“Nelle motivazioni che hanno portato a questo provvedimento, si legge che ‘a fronte di una significativa carenza di pediatri ospedalieri sul contesto regionale, si rende necessario garantire una integrazione funzionale tra strutture ospedaliere e territoriali al fine di evitare l’interruzione di pubblico servizio, preservando il mantenimento degli attuali livelli assistenziali sia ospedalieri che territoriali’. La delibera prevede però la sospensione della pubblicazione di zone carenti di pediatria di libera scelta e dell’avvio di sperimentazioni di tipologie organizzative che coinvolgano pediatri dipendenti del Servizio sanitario nazionale nella gestione dell’assistenza pediatrica di base, sconfessando così il nuovo Piano sociosanitario approvato appena lo scorso dicembre”.
“Crediamo che con questo modo di agire si vada nella direzione opposta rispetto agli obiettivi dichiarati. Se non ci sono abbastanza pediatri in ospedale, la soluzione non può essere quella di bloccare il territorio – insiste la consigliera dem – Siamo sicuri che genitori e bambini abbiano bisogno di un territorio maggiormente rafforzato h 24, per evitare di riempire inutilmente i reparti di pediatria. E soprattutto vogliono la garanzia di non avere medici e personale stanchi, se sono costretti a rivolgersi alla struttura ospedaliera. L’amore che molti di questi dottori mettono verso i bambini è enorme, come la dedizione e la professionalità: non dobbiamo svilirlo. Con questa delibera, invece, rischiamo di creare ulteriori tensioni e magari anche scontri di natura legale”.
Fonte: Comunicato stampa