ZANONI (PD): “PROPARGITE DIECI VOLTE OLTRE I LIMITI NEI FOGLI DI CERA D’API: PERCHÉ QUESTA PRESENZA NON ERA STATA RILEVATA IN PRECEDENZA DALL’IZSVE?” Reviewed by on . Rating: 0

ZANONI (PD): “PROPARGITE DIECI VOLTE OLTRE I LIMITI NEI FOGLI DI CERA D’API: PERCHÉ QUESTA PRESENZA NON ERA STATA RILEVATA IN PRECEDENZA DALL’IZSVE?”

ZANONI (PD): “PROPARGITE DIECI VOLTE OLTRE I LIMITI NEI FOGLI DI CERA D’API:   PERCHÉ QUESTA PRESENZA NON ERA STATA RILEVATA IN PRECEDENZA DALL’IZSVE?”

“L’Unione Europea ha un regolamento con limiti ben definiti per la presenza di sostanze chimiche, inclusi i prodotti dell’apicoltura. Tra cui la propargite. Perché, invece, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) non l’ha considerata?”.

È quanto chiede il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni in un’interrogazione riguardante il progetto della Regione Veneto ‘Caratteristiche della cera d’api (fogli cerei) e possibili ricadute sull’allevamento delle api’.

“Sui 12 lotti di fogli utilizzati non è stata ricercata la presenza della propargite, il cui limite è fissato dall’Ue in 0,05 milligrammi per chilo. Da un’ulteriore analisi, effettuata dal Crea, il Consiglio per la ricerca in apicoltura su richiesta dell’associazione di apicoltori Apimarca, sul lotto uno è emerso un valore elevatissimo, 0,552 mg/kg, dieci volte superiore al consentito! Avevo sollevato la questione in una precedente interrogazione, lo scorso 11 settembre, e rimasi sconcertato dalla risposta dell’assessore Pan, che dimostrò di non conoscere le leggi oppure di far finta. E non so quale delle due ipotesi sia migliore. Dal 26 giugno 2018 è infatti entrato in vigore il Regolamento Ue 2018/832, direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, che ha fissato dei nuovi limiti per i residui di sostanze chimiche su determinati prodotti, compresa la propargite”.

“Nella relazione conclusiva dell’Izsve del 21 dicembre si evidenzia che i ‘campioni sono stati analizzati per 137 sostanze chimiche appartenenti a classi tossicologiche diverse (erbicidi, insetticidi, acaricidi e fungicidi) (…)’. Manca però l’elenco dettagliato di tali sostanze e si ribadisce l’assenza di una normativa sui ‘limiti riguardanti la presenza di residui di fitofarmaci, antiparassitari o paraffine nella cera utilizzata per la produzione di fogli cerei da nido per apicoltura convenzionale (…)’ Non è così, le cose stanno diversamente e sarebbe auspicabile che la Regione chiedesse alle autorità competenti dei limiti per tutte le sostanze chimiche rilevate. Nel frattempo sono io che interrogo ancora la Giunta: come mai nelle analisi non era contemplata la ricerca della propargite?”.

Fonte: Comunicato stampa

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