PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “GRANDI NAVI A VENEZIA, NON È POSSIBILE ASPETTARE IL MORTO PRIMA DI PRENDERE UNA DECISIONE. LA REGIONE SI MUOVA CON IL GOVERNO, INACCETTABILI DUE EPISODI IN UN MESE” Reviewed by on . Rating: 0

PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “GRANDI NAVI A VENEZIA, NON È POSSIBILE ASPETTARE IL MORTO PRIMA DI PRENDERE UNA DECISIONE. LA REGIONE SI MUOVA CON IL GOVERNO, INACCETTABILI DUE EPISODI IN UN MESE”

PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “GRANDI NAVI A VENEZIA, NON È POSSIBILE ASPETTARE IL MORTO PRIMA DI PRENDERE UNA DECISIONE.  LA REGIONE SI MUOVA CON IL GOVERNO, INACCETTABILI DUE EPISODI IN UN MESE”

“Ancora una tragedia sfiorata, la seconda in poco più di un mese. Davvero dobbiamo aspettare il morto affinché sia presa una decisione? Dopo l’incidente dello scorso giugno cos’ha fatto la Regione, si è attivata con il Governo?”.

I Consiglieri del Partito Democratico Bruno Pigozzo e Francesca Zottis tornano a chiedere un impegno concreto alla Giunta Zaia con un’interrogazione a risposta scritta, sulla scia di quanto accaduto ieri a Venezia, con un’altra nave da crociera che ha rischiato di schiantarsi contro la banchina di Riva dei Sette Martiri e di entrare in collisione con uno yacht e i vaporetti che transitavano nell’area.

“Avevamo già sollecitato la Regione ad agire: l’11 giugno in Consiglio era stata approvata all’unanimità la nostra mozione con un titolo che riassumeva ben fotografava la situazione: ’Grandi navi a Venezia: chi non decide è complice dei danni alla città’. Chiedevamo alla Giunta di far sentire la propria voce a Roma e di riconvocare il cosiddetto ‘Comitatone’. Siamo invece sempre fermi e l’ennesimo incidente non può essere imputato al maltempo o al destino cinico e baro. Le Grandi navi devono andar via dal bacino di San Marco e dal canale della Giudecca. Chi sceglie di non decidere ha delle responsabilità dirette. Zaia continua con il suo silenzio, non ha ancora detto una parola su quanto accaduto ieri né sappiamo se la Regione si sia mossa con il Governo. Olimpiadi e candidatura Unesco non possono essere una scusa per la latitanza: Venezia è patrimonio Unesco da 32 anni e merita altrettanta attenzione e impegno concreto”.

Fonte: Comunicato stampa

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