APPROVATO IL PROGETTO DI SPIN OFF DI “INFRASTRUTTURE VENETE” DA “SISTEMI TERRITORIALI”. SODDISFATTI FORCOLIN E DE BERTI. DUE ANNI DI INTENSO LAVORO DI PREPARAZIONE Reviewed by on . Rating: 0

APPROVATO IL PROGETTO DI SPIN OFF DI “INFRASTRUTTURE VENETE” DA “SISTEMI TERRITORIALI”. SODDISFATTI FORCOLIN E DE BERTI. DUE ANNI DI INTENSO LAVORO DI PREPARAZIONE

APPROVATO IL PROGETTO DI SPIN OFF DI “INFRASTRUTTURE VENETE” DA “SISTEMI TERRITORIALI”.  SODDISFATTI FORCOLIN E DE BERTI. DUE ANNI DI INTENSO LAVORO DI PREPARAZIONE

Le assemblee delle Società Sistemi Territoriali e  Infrastrutture Venete, entrambe interamente partecipate dalla Regione Veneto, hanno approvato il progetto di scissione societaria ai sensi della Legge Regionale nr. 40/2018.

La scissione è il primo passaggio per dare attuazione alla razionalizzazione e riorganizzazione del settore delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna, separando le funzioni di gestione delle infrastrutture e di esercizio dei servizi ferroviari.

Il progetto di separazione che sarà efficace da gennaio 2020, è stato pianificato nell’arco degli ultimi 24 mesi in collaborazione tra il Vicepresidente con delega alle Partecipate, Gianluca Forcolin e l’Assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti e grazie al supporto tecnico della Direzione Infrastrutture e della Direzione Partecipazioni Societarie, sono stati studiati tutti gli aspetti regolatori, tecnici-infrastrutturali, societari, contabili e fiscali,

“Si tratta di un’operazione con significative ricadute positive – fa notare Forcolin – stante che, tra i suoi effetti, consentirà di recuperare 16 milioni di euro in minori costi Iva per il bilancio 2020 della Regione. Migliorare risparmiando è possibile, come dimostriamo in questo, come in vari altri casi”.

“I fondi così risparmiati – fa notare Elisa De Berti – saranno preziosi. Una boccata d’ossigeno, ad esempio, per le linee ferroviarie gestite da Sistemi Territoriali, come la Mestre-Adria, che hanno bisogno di investimenti per dare risposte attese e importanti per i pendolari. Questo – aggiunge la De Berti – era un passaggio fondamentale e delicato, che ha richiesto due anni di lavoro con l’obbiettivo, che ora continueremo a perseguire, di una riorganizzazione virtuosa di settori imprescindibili come le infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna”.

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