SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE: A MUSILE UN CONVEGNO CHE COINVOLGE IL BASSO PIAVE
In occasione della recente Festa della Donna il Comune di Musile di Piave ha deciso di promuovere un’iniziativa di sviluppo dell’imprenditorialità e professionalità femminile che coinvolgerà l’intero Basso Piave.
Al termine delle manifestazioni legate alla “violenza di genere” che si terranno in concomitanza con la Giornata Internazionale del prossimo 25 novembre, verrà infatti organizzato a Musile un convegno dove verranno messe a confronto le esperienze di alcune donne che sono riuscite a realizzare positivamente i propri progetti professionali in diversi settori di business e di attività.
Saranno coinvolti nel progetto i Comuni di San Donà di Piave, Noventa di Piave, Fossalta di Piave, Meolo e Jesolo, dando la possibilità di premiare una donna imprenditrice distintasi per efficienza ed efficacia nel proprio ruolo economico e sociale a sostegno del territorio e dell’occupazione.
I dati dell’ Osservatorio Professionale Donna, associazione culturale che studia le dinamiche di attualità relative al lavoro e all’impresa, evidenziano come a livello nazionale la percentuale di imprese femminili si attesti attorno al 21,9%.
Il Veneto supera la media nazionale dimostrando un virtuosismo degno di nota: è infatti la regione in cui il numero di imprese guidate da donne in Veneto è pari al 24,2% del totale, con un numero totale di imprese in rosa pari a 60.134. Sempre in Veneto una donna su tre è laureata, mentre il rapporto scende a uno su quattro per i maschi.
In provincia di Venezia, stando ai dati dell’Osservatorio Professionale Donna, un’impresa su cinque è al femminile e nel Veneto Orientale si registra un incremento di nuove attività guidate da imprenditrici.
Nell’ultimo anno sono cresciute di oltre 70 unità le imprese femminili veneziane iscritte al Registro della Camera di Commercio Venezia-Rovigo, per un totale di 15.367 imprese registrate. Tra le imprese del Veneto Orientale, i settori dove si registrano più attività femminili sono i servizi di agenzie viaggio (27,2%), alloggio e ristorazione (25,1%), commercio (22,7%), e le attività agricole (23,4%).
«Siamo contenti di poter promuovere iniziative come queste – ha commentato il Sindaco di Musile di Piave Silvia Susanna – che mettono in primo piano le donne che raccontano le loro difficoltà in un mondo del lavoro ancora lontano dal raggiungimento della parità di genere. I dati parlano chiaro: nel mondo del lavoro per le donne l’accesso a ruoli dirigenziali e apicali è ancora un percorso molto difficile e irto di ostacoli e, anche nel caso in cui vengano raggiunti dei ruoli di responsabilità, il gap retributivo tra uomini e donne è sempre molto elevato. Conforta senz’altro – prosegue il Sindaco – sapere che vi è un incremento delle imprese condotte da imprenditrici, anche se il numero rimane ancora troppo basso. Ritrovarci per parlare di questi temi, ascoltando l’esperienza di donne che sono riuscite ad emergere nelle loro attività imprenditoriali, è molto positivo. Può indurre alcune donne a superare le ultime indecisioni e ad iniziare una nuova attività, oltre che a focalizzare l’attenzione dei cittadini sul valore aggiunto che le donne sono in grado di apportare all’economia veneta e nazionale».
Entro la fine di quest’anno a Musile di Piave sarà avviato uno “sportello virtuale” che raccoglierà ed aggregherà le informazioni utili ad una giovane donna che voglia avviare una nuova attività produttiva sul territorio, beneficiando ad esempio di agevolazioni bancarie o accedendo ai fondi europei.
«Ad oggi – spiega l’Assessore alle politiche sociali Francesca Simiele – sono ancora molteplici le disuguaglianze nel mondo del lavoro e nei diversi ruoli che le donne rivestono. Ed è proprio per questo che abbiamo pensato di dar voce a delle figure del nostro territorio che possano esprimere le proprie esperienze, il vissuto ed il quotidiano per poter far valere le proprie potenzialità. È necessario -conclude Simiele – promuovere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile e rendere agevole l’intesa tra lavoro e “gestione” della famiglia. La situazione infatti è più problematica per le donne con figli, visto che risultano essere inattive o part time: una scelta spesso obbligata dall’inadeguatezza dei servizi».
«Il ruolo della donna in questi anni di recessione – ha aggiunto l’Assessore alle attività produttive di Musile di Piave Luciano Carpenedo – è stato a dir poco strategico. Di fronte alle difficoltà di ogni genere l’attitudine multitasking femminile ha saputo esprimersi al meglio e continua ad essere un supporto insostituibile. Dove il capofamiglia improvvisamente ha perso il lavoro, le mogli o le compagne hanno saputo reagire e reinventarsi un’occupazione da casa, conciliando la professione con le incombenze domestiche, studiando in maniera instancabile o frequentando corsi per poter dar vita, ad attività di qualsiasi genere. La caparbietà e la determinazione delle donne, a capo di aziende in tracollo, hanno orientato le imprese ad un modello di business diverso, convertendo processi produttivi e avvicinando mercati inesplorati. Nello stesso tempo – conclude – le donne hanno saputo essere a fianco a chi, nonostante tutto, è fallito e con il loro incoraggiamento è ripartito da zero. Purtroppo nei casi di imprenditori che si sono tolti la vita, attanagliati dalla crisi e dai troppi debiti, le rispettive compagne hanno dovuto far fronte a grosse difficoltà trovandosi proiettate in un mondo fino a poco prima a loro sconosciuto. Le attitudini femminili di cui è dotata geneticamente una donna porta a pensare che non si può più parlare di sesso debole, ma al contrario è la forte compensazione all’universo maschile. L’equilibrio e il rispetto tra le parti, in questo momento, più che in passato, potrà costituire un grande cambiamento e portare al successo la nostra società».
M.C.
Fonte: Comunicato Stampa