INFRASTRUTTURE, LA DENUNCIA DEL PD: “TAV, CAV E SR10: IL GOVERNO GIALLOVERDE BLOCCA LO SVILUPPO DEL VENETO” Reviewed by on . Rating: 0

INFRASTRUTTURE, LA DENUNCIA DEL PD: “TAV, CAV E SR10: IL GOVERNO GIALLOVERDE BLOCCA LO SVILUPPO DEL VENETO”

INFRASTRUTTURE, LA DENUNCIA DEL PD: “TAV, CAV E SR10:   IL GOVERNO GIALLOVERDE BLOCCA LO SVILUPPO DEL VENETO”

“Altro che amico del Veneto! Il Governo gialloverde rischia di provocare danni incalcolabili alla nostra regione con la propria incapacità, o mancata volontà, di decidere: Tav, Cav, Sr 10 è ancora tutto fermo, nonostante la mobilitazione del territorio. Non servono referendum, ma l’apertura dei cantieri”. È quanto hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali del Partito Democratico nel corso di una conferenza stampa per denunciare la situazione di stallo nella realizzazione di alcune fondamentali infrastrutture venete.

TAV

“È un investimento imprescindibile per il Veneto che permetterebbe di dare anche un servizio finalmente all’altezza a migliaia di pendolari. Con la realizzazione della Tav tra Verona e Padova, infatti, si potranno quadruplicare i binari a disposizione dei treni regionali aumentandone frequenza e puntualità, visto che la linea attuale è ormai satura. Nella tratta Verona-Vicenza, per esempio, le corse passerebbero da 63 a 86 al giorno, in quella da Vicenza a Padova da 67 a 98. Sono trascorsi oltre due anni, era il 6 dicembre 2016, da quando la Giunta ha approvato la soluzione progettuale proposta dal Comune di Vicenza, lo scorso 2 ottobre il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegna Zaia ad attivarsi presso il Governo affinché intervenga con la massima urgenza per completare i lavori. Eppure la Tav è sempre al palo, i cantieri non sono mai partiti! È questo il modello di sviluppo per il Veneto che ha in mente il Governo Lega-Cinque Stelle?”.

CAV

“Per quanto riguarda la Cav ci sono in ballo 300 milioni di investimenti nel periodo 2020-2032 per migliorare la rete stradale del Veneto, come da accordo siglato lo scorso febbraio tra Regione e Anas, che adesso rischiano di saltare. Si tratta degli utili derivanti dalle previsioni di traffico e dal Piano tariffario approvato per il Passante di Mestre che deve partire quest’anno. Il ministro delle Infrastrutture però nei giorni scorsi ha fatto marcia indietro sugli adeguamenti tariffari, rimettendo tutto in discussione. Siamo in una situazione di stallo assoluto: a ottobre il Consiglio regionale ha nominato i tre componenti del Cda di Cav di sua competenza, presidente incluso, mentre Anas non ha fatto altrettanto. Perché questa paralisi?”.

STRADA REGIONALE 10

“Anche qua non c’è l’accordo tra Regione e Anas, o Cav, per fare l’opera, già ridimensionata dall’assessore De Berti. Attualmente Veneto Strade sta procedendo alla realizzazione del progetto definitivo nel tratto da Carceri a Santa Margherita d’Adige per raggiungere il casello dell’A31 Valdastico Sud. Poi però ci sono gli altri due stralci, fino a Montagnana prima e a Legnago poi. Tuttavia manca un punto fondamentale: chi dovrà realizzarla materialmente, perché l’intesa attualmente non c’è ed è facile prevedere che si pianterà tutto ancora una volta, per una strada i cui lavori sono fermi da oltre dieci anni”.

 

Fonte: Comunicato stampa

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