ACQUA ALTA A VENEZIA “LA MESSA IN SICUREZZA DEL PATRIMONIO STORICO DELLA CITTÀ E DELLA LAGUNA SONO URGENZE VERE. LA GIUNTA SI MUOVA CON IL GOVERNO PER COMPLETARE I LAVORI DEL MOSE”
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“La messa in sicurezza di Venezia e della laguna non può più attendere, i lavori del Mose vanno completati prima possibile. Il sollecito arriva dal Partito Democratico che ha predisposto una mozione con primo firmatario il consigliere Bruno Pigozzo e sottoscritta dalla collega Francesca Zottis e dal capogruppo Stefano Fracasso”.
“Il disastro provocato dal maltempo nei giorni scorsi ha riportato alla ribalta un problema che da troppo tempo attende una soluzione, quello della salvaguardia del patrimonio storico e ambientale di una città unica al mondo. La Giunta si faccia parte attiva presso Governo e Parlamento affinché si sblocchi questo stallo. Come hanno ricordato sia il Primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin e Pierpaolo Campostrini, procuratore di San Marco con delega ai Servizi tecnici, per la seconda volta dal 2000, l’acqua della laguna è entrata nella Basilica, bagnando il pavimento a mosaico marmoreo, ha inondato completamente il Battistero e la Cappella Zen ed è arrivata quasi un metro sopra il pavimento mosaicato del Nartece. A causa della prolungata presenza dell’acqua salata, in un solo giorno la Basilica è invecchiata di vent’anni. Non possiamo permettere la compromissione di un patrimonio inestimabile, soprattutto pensando che i mezzi per evitare tutto ciò ci sarebbero. Senza dimenticare, poi, i danni provocati anche agli edifici privati e alle attività commerciali”.
“Per questo – spiegano gli esponenti del PD Pigozzo, Zottis e Fracasso – i lavori per il completamento del Mose devono essere completati prima possibile. E per procedere nella giusta direzione, auspichiamo che venga finalmente costituita l’Authority pubblica di indirizzo e sorveglianza per la gestione e manutenzione di quest’opera, coinvolgendo Regione, Città metropolitana, ministro delle Infrastrutture e Autorità portuale. Una necessità messa nero su bianco nel Defr che approderà tra qualche settimana in Consiglio ma che era presente anche in quello dello scorso anno, dove venne approvato proprio un nostro emendamento. Sono passati 12 mesi e non è accaduto niente, Venezia non può continuare a pagare un prezzo così salato ogni volta che c’è un evento metereologico straordinario”.