AUMENTO TASSA DI SOGGIORNO, ARIA DI CONFLITTO TRA AJA E COMUNE: “LIVORE MAI SOPITO”
“Informazione tardiva e mal fatta. Nessuna spiegazione su come e dove verranno impiegati i soldi raccolti con la tassa di soggiorno. E questo non aiuta a sopire le proteste dei turisti che quest’anno ci sono state per l’aumento dell’imposta”. Non poteva che essere questa l’analisi dell’Associazione Jesolana Albergatori, in merito al pieghevole in distribuzione nelle strutture ricettive, e in alcuni punti della città, tra i quali l’ufficio informazioni di piazza Brescia, realizzato dall’amministrazione comunale dal titolo “Informazioni & Tariffe 2018 – Imposta di soggiorno”.
“E’ una informazione, se così si può definire, che arriva tardiva, visto che l’imposta parte dal primo di marzo”, è la prima considerazione del presidente Aja, Alberto Maschio. “Considerato che c’è stato anche un importante aumento rispetto al 2017 era quantomeno auspicabile – come più volte vanamente richiesto – che questo materiale fosse disponibile da marzo”.
Altro punto dolente: il tipo di informazione. “Il tuo contributo consentirà di migliorare i servizi a disposizione di tutti, si legge nel pieghevole. Siamo alle solite: si dice genericamente che la tassa servirà per migliorare i servizi ma non ne viene citato uno solo. Avevamo chiesto espressamente di indicare almeno le cose principali che il Comune intende finanziare con l’imposta di soggiorno ed invece si continua con indicazioni fumose e generiche. Forse perché c’è una mancanza di programmazione? O per il fatto che l’imposta di soggiorno servirà per sanare il bilancio, destinando al turismo solo una piccola parte? Come possiamo spiegare al turista, che si sta lamentando per l’aumento rispetto allo scorso anno, che i suoi soldi saranno ben spesi per migliorare i servizi a lui destinati, se non ne indichiamo nemmeno uno? E noi operatori, come possiamo andare incontro alle loro legittime richieste ed osservazioni? Viene fatto osservare che l’imposta si applica anche in altre città: però vorrei rammentare che in altre località, anche vicine a noi, ai turisti viene spiegato chiaramente come i loro soldi verranno impiegati. Non è certo questa la risposta che ci aspettavamo, dopo tante promesse, dall’amministrazione comunale”, l’amara conclusione del presidente Maschio.
Aja interviene, quindi, sulla notizia data da un quotidiano e commentata dal sindaco Valerio Zoggia, in merito ad una presunta evasione che avrebbe interessato un albergatore. “Non entro in merito al fatto in sé: siamo per il rispetto delle regole, sempre. Ma non posso non stigmatizzare la scelta, da parte di qualcuno, di rendere pubblica una informazione che ancora non è stata accertata, come si evince dall’uso del condizionale e dalla dichiarazione del primo cittadino (“Se saranno confermati i mancati pagamenti, il Comune procederà con la riscossione delle somme…”). In questo modo si rischia, o si vuole, screditare una categoria a fronte di notizie non certe o comunque non accertate o ufficiali. Ricordo che anche l’anno scorso si era in qualche modo gridato allo scandalo per presunte evasioni da parte di diversi alberghi, poi smentiti nei fatti dal bilancio. Mi auguro – conclude Maschio – che tutto questo non sia figlio di un livore mai sopito per i contrasti dello scorso inverno”.
Fonte: comunicato stampa