VANILLA CLUB PRESENTA L’INNOVATIVO PROGETTO SICUREZZA 4.0 Reviewed by on . Rating: 0

VANILLA CLUB PRESENTA L’INNOVATIVO PROGETTO SICUREZZA 4.0

VANILLA CLUB PRESENTA L’INNOVATIVO PROGETTO SICUREZZA 4.0

Nasce la “sicurezza 4.0” per il mondo della notte. Il Vanilla Club, la discoteca di Jesolo da sempre considerata la “fabbrica del divertimento”, in grado altresì di garantire un servizio ad un alto livello di professionalità, per i turisti e dunque per la città, ora diventa anche la “fucina” di un nuovo sistema di sicurezza. Grazie alla collaborazione instaurata  con HUAWEI Italia, il Vanilla Club avrà a disposizione una piattaforma tecnologica di ultima generazione che permetterà il riconoscimento facciale di ogni ospite che entrerà nel locale.

I dettagli dell’operazione, unica nel suo genere, sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa. “Jesolo è una città fantastica, con grandi attrazioni, cui si aggiunge il mondo della notte. Una località che non ha una notte è una località monca ed è fondamentale che ci sia a Jesolo”, ha premesso il titolare del Vanilla Club, Luciano Pareschi. “Così come importante che sia controllata. Questa soluzione che proponiamo oggi va in questa direzione”.

Pareschi rivela, poi, un episodio capitato nei giorni scorsi. “Qualche sera fa ci siamo trovati a che fare con alcuni personaggi che volevano entrare in discoteca senza presentare i documenti e volevano forzare l’ingresso. Uno di questi, dopo avermi minacciato di morte, mi ha detto: se lo scorso anno ti hanno fatto chiudere 15 giorni, quest’anno chiuderete un mese. Sono anni che auspico che da parte dello Stato ci sia un interesse verso il mondo della notte. Negli stadi vediamo tanti poliziotti anche in tenuta antisommossa: possibile che davanti alle disco non ci sia un’auto con un lampeggiante acceso?”. Si riferisce a forze dell’ordine che ringrazia comunque per l’importante lavoro svolto in città.

“Questo progetto è molto importante. Noi abbiamo un rapporto di collaborazione molto stringente con il CR64, che è l’ente di ricerca e sviluppo della Sardegna. Siamo partiti da lì. Due anni fa abbiamo deciso di iniziare questo tipo di sperimentazione con questo tipo di video sorveglianza. Questo progetto è l’evoluzione della sperimentazione e prevede l’installazione di 50 videocamere e ci permette di tracciare l’individuo da quando entra a quando esce”. Ha detto Stefano Andreotti Channel Director HUAWEI. “Pareschi anticipa i tempi. In Italia è la prima volta una conferenza stampa su questi progetti è la prima volta che viene fatta”. Ha aggiunto Massimiliano Moser Territory Manager Nord Est HUAWEII.

In sintesi: cinquanta telecamere nella discoteca collegate ad un software in grado di identificare tutti (senza ovviamente collegare un nome ad un viso). Viene conservata una sorta di “mappatura” del volto, non una foto, ma grazie alla quale il programma è perfettamente in grado di identificare e ricordarsi il volto. “In tempi non sospetti – continua Pareschi – siamo stati i primi a chiedere i documenti a chi entrava nel locale. In questo caso quando una persona entra le si fa il riconoscimento facciale; se dovesse commettere qualcosa con il software lo si va a cercare e la mappatura del volto rimane in archivio. Non ci sono problemi con la privacy”.

“Sicuramente è importante – ha commentato il sindaco Valerio Zoggia. “Ben vengano iniziative che possono garantire la sicurezza ai nostri ospiti, specie quando si parla di giovani. Come Amministrazione comunale siamo impegnati quotidianamente su questo fronte, collaborando con le forze dell’ordine. Un progetto come quello del Vanilla potrebbe tornare utile per la città”. Il titolare del Vanilla conclude con una proposta. “La legge dice che non possiamo fare entrare persone del malaffare. La domanda è: come faccio a riconoscere una persona con la fedina penale sporca?”. Da qui la proposta di potere avere accesso, attraverso il sistema installato, all’archivio delle forze dell’ordine, così da potere identificare eventuali persone con precedenti”.

Fonte: comunicato stampa

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