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SMAU, FORCOLIN: “RIORDINO TERRITORIALE PER DAR FORZA E VOCE AGLI ENTI LOCALI”

SMAU, FORCOLIN: “RIORDINO TERRITORIALE PER DAR FORZA E VOCE AGLI ENTI LOCALI”

“I comuni sono i protagonisti dello sviluppo territoriale e in quanto realtà più vicine ai bisogni locali hanno la responsabilità di soddisfare i servizi essenziali dei cittadini. È necessario un approccio completo e globale dell’intera realtà istituzionale che coinvolga tutti i vari livelli di governo e la Regione intende dar voce e forza agli amministratori impegnati a camminare quotidianamente con la propria comunità”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin che ha partecipato ad alcuni degli eventi in programma in occasione del salone SMAU nei padiglioni della Fiera di Padova e dedicati agli enti locali per mettere in luce i percorsi di riorganizzazione della governance e di esercizio associato di funzioni che sono stati avviati.

Il vicepresidente nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sul percorso verso l’aggiornamento del Piano di riordino territoriale. Forcolin ha fatto presente che in seno alla Conferenza Regione –Autonomie locali è stato costituito un apposito gruppo di lavoro con tecnici regionali, associazioni di rappresentanza delle Autonomie locali, esperti del territorio, tutti impegnati nella predisposizione dei contenuti per la revisione del piano, a quattro anni di operatività dello stesso. “Il progetto di revisione del piano – ha detto Forcolin – è finalizzato ad assicurare l’esercizio adeguato delle funzioni in un unico ambito territoriale plurifunzionale a livello intercomunale, in cui non vi sia
sovrapposizione di enti e competenze”.

Forcolin ha sottolineato che l’azione di riordino territoriale considera prioritaria la fusione dei comuni, alla quale i comuni veneti stanno guardando con grande interesse “Se tra il 1994 e il 2012 si contano in Veneto solo 2 fusioni – ha detto – tra il 2013 e il febbraio 2018, grazie anche all’introduzione delle norme di semplificazione della normativa regionale, ne sono state portate a termine altre 7 e tali percorsi hanno visto come principale protagonista la Provincia di Belluno. Fino a oggi si sono tenuti 16 referendum per la fusione dei comuni (quasi tutti dal 2013 in poi) coinvolgendo 39 amministrazioni comunali di cui il 75% dei comuni sotto i 5.000 abitanti, dei quali 9 con esito favorevole (-11 Comuni)”.

Fonte: comunicato stampa

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