PROGETTO “RETI SOLIDALI”: L’INCONTRO IN SALA CONSILIARE A MUSILE

Accogliere un minore in famiglia, per qualche ora alla settimana, per fargli fare i compiti, oppure per accompagnarlo al catechismo o magari agli allenamenti di calcio. Ma anche per trascorrere in compagnia una semplice gita domenicale. Sono questi gli input che stanno alla base del progetto regionale “Reti Solidali”, protagonista mercoledì 29 novembre, alle 20.30, di unincontro informativo che si svolgerà nella sala consiliare del Municipio, in piazza XVIII Giugno a Musile di Piave.

L’appuntamento, organizzato dall’Amministrazione Comunale, si svolgerà in collaborazione con l’Ulss 4 del Veneto Orientale, che assieme agli assistenti sociali illustreranno alla cittadinanza un modus operandi già attivo e consolidato con successo in diversi comuni del Veneto.

«Il progetto», spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune di Musile, Francesca Simiele, «ha lo scopo di favorire una sorta di sostegno alle famiglie del nostro territorio individuando persone pronte ad aderire: single, coppie senza figli, famiglie con figli, pensionati o chiunque possa essere interessato a rendersi disponibile per dare un aiuto temporaneo a bambini e ragazzi che vivono situazioni difficili, dedicando del tempo a seconda delle proprie disponibilità. L’accoglienza del minore da parte di chi aderirà -aggiunge ancora Francesca Simiele – verrà accordata con l’assistente sociale e si concretizzerà in azioni semplici come quella di far fare i compiti qualche ora a settimana, prendere parte alla gita in famiglia domenicale, accompagnare i ragazzi agli allenamenti o al catechismo, vedere una partita di calcio assieme il sabato. Ma anche ospitare i bambini, un paio d’ore la settimana, facendo vivere loro momenti di tranquillità e benessere come leggere un libro, fare la spesa o un dolce, disegnare, fare l’albero di Natale o una semplice passeggiata. Attività che alcuni di noi danno per scontate ma che invece non lo sono per molti minori a causa degli impegni dei rispettivi genitori o per la mancanza di figure importanti come quelle dei nonni o dei parenti più stretti».

L’intera cittadinanza è invitata a partecipare.

Fonte: comunicato stampa