UN SUCCESSO L’EVENTO A MARCON PER GLI AUTORIPARATORI: “CHI SBAGLIA PAGA”
Sala piena (oltre 80 le presenze), oltre 3 ore di “lezione”, 3 interventi come da programma (Nicola Dinon, perito legale, l’avvocato Otello Bigolin e Andrea da Lisca, fondatore dell’Osservatorio Revisioni Veicoli), i saluti del presidente della Confartigianato Metropolitana di Venezia Salvatore Mazzocca e del presidente di Federazione Marin e una soddisfazione generale sui contenuti.
E’ stato un successo il seminario organizzato dalla Confartigianato Metropolitana di Venezia in tema di pezzi di ricambio nell’autoriparazione dal titolo “Chi sbaglia paga” svoltosi giovedì 26 ottobre presso l’Antony Palace Hotel a Marcon. “Il mercato dei ricambi d’auto on line a prezzi stracciati nasconde sempre più un rischio che un affare. Non solo per chi compra, ma soprattutto per l’autoriparatore che li installa”. A dirlo è il presidente della federazione autoriparazione della Confartigianato Metropolitana di Venezia Alessandro Marin, che davanti ad una prassi diventata sempre più diffusa, ovvero quella del cliente che compra i pezzi sul web e li porta in officina per farli montare sulla propria auto, lancia l’allarme.
“Il mercato dei ricambi contraffatti, che in quanto tali non hanno superato i controlli di qualità come gli originali, è un fenomeno in grandissima crescita. Oggi sempre più spesso, vuoi la crisi, vuoi la possibilità di “arrangiarsi” per risparmiare o semplicemente il voler fare da sé, in officina si presentano clienti con i pezzi già in mano chiedendo solo il montaggio”. Una prassi, questa, che se da un lato può sembrare normale in tempi di crisi, dall’altro può generare pesanti problemi anche per l’autoriparatore, responsabile finale della qualità e sicurezza del lavoro fatto.
“In caso di incidenti oggi i periti analizzano tutto, compresi gli elementi meccanici che hanno ceduto o causato l’incidente. E se questi sono “taroccati”, ci possono essere conseguenze pesanti per chi li ha montati – spiega Marin –. Compreso un concorso nel risarcimento del danno”. Un fenomeno, questo dei pezzi di ricambio falsi, che seppur poco noto ha dimensioni pazzesche. Basti pensare che in Veneto in soli 2 anni – dal 2014 al 2016 – sono stati sequestrati oltre 91.400 pezzi falsi tra parti meccaniche, accessori e dispositivi elettrici per auto, moto e bici. E in questa partita la nostra regione è nel mirino, visto che dopo Puglia e Lombardia siamo al terzo posto in Italia per numero di sequestri di pezzi falsi (secondo i dati Siac della Guardia di Finanzia, forniti dall’Anfia, l’Associazione dei produttori della componentistica auto).
“Trovarsi costretti a chiudere l’attività e pagare risarcimenti stratosferici per aver montato un pezzo di ricambio non corretto è un rischio pesante – prosegue il segretario della Confartigianato Metropolitana di Venezia Giorgio Gagliardi – e per questo abbiamo organizzato un convegno sul tema delle responsabilità e garanzie nella riparazione di veicoli. Anche perchè un autoriparatore che monta un pezzo non conforme ha le sue responsabilità, e chi sbaglia, per la legge, paga”.
Fonte: comunicato stampa