TEATRO ASTRA: LA TOSCA NELLA SAN DONÀ DEL 1917 Reviewed by on . Rating:

TEATRO ASTRA: LA TOSCA NELLA SAN DONÀ DEL 1917

TEATRO ASTRA: LA TOSCA NELLA SAN DONÀ DEL 1917

Fervono i preparativi per l’allestimento dell’opera Tosca di Giacomo Puccini, che andrà in scena presso il Teatro Metropolitano Astra il 28 e 29 ottobre rispettivamente alle ore 20.45 e alle ore 16.00; la vicenda sarà ambientata nella San Donà di cent’anni fa, nei giorni tragici che seguirono la disfatta di Caporetto e la conseguente distruzione del Basso Piave per mano dell’esercito austroungarico.

I personaggi del melodramma vestono i panni di illustri concittadini dell’epoca, secondo una ricostruzione che trova una curiosa coincidenza con le vicende del libretto originale. Il primo atto è ambientato presso il Duomo, dove si immagina operante il pittore locale Vittorio Marusso (alias Mario Cavaradossi). La protagonista Floria Tosca ha quale alter ego il soprano sandonatese Isabella Picchetti, della quale verrà proposta un’aggiornata interessante biografia. Il barone Scarpia in luogo del tradizionale capo della polizia romana viene associato alla figura del fedelmaresciallo austroungarico Svetozar Borojevic von Bojna, che da Caporetto giunse sulle rive del Piave, prendendo dimora in quelle settimane presso Villa Ancillotto. Il terzo atto dell’opera termina con la fucilazione del pittore nei pressi del ponte sul Piave, che proprio in quei giorni venne fatto brillare dagli stessi sandonatesi per impedire l’avanzata dell’esercito nemico. Il suicidio di Tosca ha luogo nelle acque del fiume, che tante vittime ospitò durante quei memorandi e cruenti mesi di guerra. Si riconoscono altri personaggi nei ruoli di comprimariato e tra le comparse, quali Mons. Luigi Saretta, il Sagrestano Enrico Peretti, il M° Enrico Segattini, il conte Giannino Ancillotto e varie famiglie sandonatesi del tempo. Il cast è composto dal soprano veneziano Erika Peder nei panni di Floria Tosca, dal tenore bolognese Alessandro Goldoni nel ruolo di Mario Cavaradossi, dal baritono rodigino Andrea Zese nella parte di Scarpia, dal baritono bellunese Klaus Cordella come sagrestano, dal debuttante Giulio Olivo nelle parti di Spoletta e Sciarrone, dal Coro Metropolitano Veneto con coristi aggiunti di varie realtà corali del territorio, dall’Orchestra Filarmonica “E. Segattini” e da varie comparse, coinvolte per l’occasione attraverso progetti specifici svolti negli istituti scolastici locali. Significativa in questo senso la partecipazione dell’Associazione ACAT Basso Piave e degli alunni delle classi IID e IIIB della scuola secondaria di primo grado “Michelangelo” di Jesolo Paese, i quali hanno prodotto il programma di sala e interverranno fattivamente in vari aspetti dell’allestimento. Direttore, concertatore ed ideatore del progetto è il M° Mauro Perissinotto. 

La scenografia è curata da Maria Giovanna Barbieri, la quale ha ritratto alcuni scorci della città del principio del secolo scorso. I costumi riprendono stili e usanze del tempo e sono forniti dall’Associazione OperiAmo di Ferrara. Le luci e l’allestimento scenico sono di Marco Mazzon Sound & Light. La regia è affidata a Maria Cristina Osti.


L’organizzazione è curata dal Circolo Culturale Musicale “E. Segattini”, che quest’anno celebra il quarantesimo anniversario della propria costituzione, in collaborazione e con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Donà di Piave.  Molteplici sono stati gli apporti documentari, le memorie e le testimonianze dirette e indirette dei cittadini sandonatesi e delle istituzioni locali per accompagnare degnamente la musica di Puccini alla storia della città.


I biglietti sono acquistabili presso il Teatro Metropolitano Astra secondo le modalità descritte nel sito www.teatrometropolitanoastra.it . Ogni dettaglio sull’evento è consultabile sul sito www.mauroperissinotto.com.

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