L’APPELLO DI “VENETI PER L’ASTENSIONE – COMITATO DEL BASSO PIAVE”: “MAI E POI MAI VOTEREMO IL REFERENDUM TRUFFA”

Riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni nell’area del Basso Piave si sta costituendo “Veneti per l’astensione- Comitato del Basso Piave”, che nasce come costola locale del comitato “Veneti per l’astensione” a livello regionale.  Come immaginavamo oggi il Presidente Zaia, ha approfittato della cornice della Fiera di San Donà di Piave (VE) per  pubblicizzare il costoso sondaggio truffa da 14 milioni di Euro.

In contemporanea al sondaggio veneto, ve ne sarà un altro in Lombardia. Il fatto strano è che questi due referendum, presentano 2 quesiti molto differenti tra di loro. Il quesito del referendum veneto presenta il seguente molto stringato quesito: “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”. Invece il più esaustivo quesito lombardo: “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?” Dopo aver letto i 2 quesiti è più che chiaro il mancato appello all’unità nazionale da parte di Zaia che gioca a fare il piccolo secessionista!

L’autonomia della Lega Nord e di Zaia non è quella di cui i veneti hanno bisogno e mentre Matteo Salvini snatura la Lega Nord Padania e va nel sud Italia a cercar voti, al partito serviva qualcosa per rassicurare il nord.  La verità è che la possibilità di autonomia c’è dal 2001 e in 16 anni Lega e alleati non l’hanno mai chiesta, neanche quando erano al governo con Bossi impegnato a chiedere l’indipendenza della “padania” con tanto di riti celtici. Mai e poi mai voteremo tale REFERENDUM TRUFFA e invitiamo anche voi ad astenervi.

Oliviero Cassarà, Veneti per l’astensione – Comitato del Basso Piave