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TRENI STORICI: IL RILANCIO TURISTICO DI CAMPO MARZIO

TRENI STORICI: IL RILANCIO TURISTICO DI CAMPO MARZIO

Il Friuli Venezia Giulia recupera sui ritardi del passato non solamente sul trasporto merci e passeggeri ma anche sulle tratte storiche di interesse turistico. Lo testimonia il protocollo d’intesa per  la conservazione e la valorizzazione del complesso museale di Campo Marzio, a Trieste, sottoscritto dal presidente della Regione Debora Serracchiani assieme al ministro dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

L’atto è stato siglato, oltre che dalla Regione e dal Ministero, anche da Ferrovie dello Stato Spa, Rete Ferroviaria italiana Spa, Fondazione Ferrovie dello Stato italiane e Comune di Trieste.

Sono stati messi a disposizione per il recupero del museo 4 milioni di euro che, unitamente al percorso del treno storico, formerà un’unica offerta al costo di un unico biglietto.

Proprio la tratta storica è stato il primo appuntamento del ministro che, partendo dalla stazione di Miramare assieme alla presidente Serracchiani, al presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, all’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, al presidente della Fondazione Fs, Mauro Moretti e alle altre autorità locali, ha percorso a bordo di una carrozza d’epoca restaurata gli oltre 30 chilometri che uniranno la Stazione Centrale di Trieste a quella di Campo Marzio, passando per la stazione di Opicina e il quartiere di Rozzol.

Gianni Torrenti (Assessore regionale Cultura, Sport e Solidarietà) e Franco Iacop (Presidente Consiglio regionale) a bordo di un treno storico sulla tratta Miramare-Campo Marzio – Trieste 18/07/2017

Un ringraziamento speciale è stato rivolto da Serracchiani e Franceschini ai volontari che dal 1984 hanno tenuto vivo il museo ed hanno consentito la conservazione dei reperti e delle testimonianze che oggi costituiscono una ricchezza valorizzata e rilanciata.

Serracchiani ha poi ricordato il primato del Friuli Venezia Giulia per maggior numero di musei e treni storici, comprendendo nell’insieme anche la tratta ferroviaria Gemona del Friuli-Sacile-Maniago.

“Se vogliamo che i turisti arrivino in Friuli Venezia Giulia – ha sottolineato Serracchiani – ci servono i treni veloci da una parte e quelli storici dall’altra”. Per quel che riguarda, quindi, la linea veloce Venezia-Trieste, l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, ha confermato sono già state allocate le risorse pari a 1,8 miliardi di euro nel contratto di programma fra Friuli Venezia Giulie e Veneto, di cui già spesi 3 milioni sulla tratta udinese e altri 50 milioni per interventi fra le due regioni.

Fonte: comunicato stampa

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