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EMERGENZA ABITATIVA, MURER: “NESSUN RESIDENTE SARA’ ABBANDONATO ”

EMERGENZA ABITATIVA, MURER: “NESSUN RESIDENTE SARA’ ABBANDONATO ”

«Nessun cittadino di San Donà, che si sia rivolto ai servizi sociali per difficoltà abitative, è stato lasciato a sé stesso. Anzi, i numeri dicono che mai amministrazione sandonatese aveva mostrato il nostro impegno per la casa, a fronte peraltro di un’emergenza abitativa senza precedenti – così l’assessore alle opportunità sociali Maria Grazia Murer – Diverso il caso di persone non residenti che, per vari motivi riconducibili a forme di scelte di vita, si trovano sul nostro territorio in condizioni estremamente precarie. Non è possibile obbligarli ad accettare forme di aiuto, nonostante siano state proposte dall’amministrazione comunale e delle associazioni caritatevoli».

Difficile è anche imporre la necessità di cure. «Un trattamento sanitario obbligatorio è possibile solo a fronte di ben determinate condizioni. Se queste non vengono soddisfatte, come avviene quasi sempre, non è possibile nemmeno imporre cure ospedaliere di cui queste persone avrebbero necessità – aggiunge l’assessore – È quindi triste che vengano strumentalizzate a fini politici delle vicende umane molto dolorose, nonostante gli amministratori di maggioranza e opposizione conoscano bene queste regole».

Tra le soluzioni attivate, alle residenze Ater sono stati aggiunti dall’attuale amministrazione due alloggi per emergenza abitativa, uno destinato alle madri con figli minori e uno agli uomini. Analogamente è stata garantita collaborazione alla gestione di altri due alloggi di proprietà comunale assegnati in comodato d’uso gratuito ad un soggetto del terzo settore. Nel corso del 2016 hanno potuto usufruire dell’accoglienza in emergenza abitativa, in periodi diversi, 13 nuclei familiari. Grazie al fondo “morosità incolpevole” a favore di cittadini titolari di contratti di locazione regolarmente registrati e destinatari di un atto di intimazione di sfratto, sono state accolte 5 domande di contributi. Sono state gestite 190 domande di bando dell’Edilizia Residenziale Pubblica in aggiunta a oltre 20 persone che hanno richiesto alloggi popolari al di fuori del bando comunale. Per la gestione degli alloggi Erp sono complessivamente oltre 200 gli accessi agli uffici, in aggiunta alla gestione delle decadenze che ha riguardato 70 persone. A ciò si aggiunge il contributo per il minimo vitale che rappresenta un bilancio di circa 240mila euro.

«Tra le persone aiutate anche il signor Daniele Rossi, accolto per due volte in una struttura comunale da cui è stato necessario allontanarlo in entrambe le occasioni, quindi da recidivo, per un comportamento violento verso gli altri ospiti – aggiunge Murer – Nonostante ciò è stato comunque inserito in un percorso di formazione lavoro, che prevedeva una certa retribuzione, e gli è stata garantita economicamente l’ospitalità in un centro di accoglienza fuori comune. Perciò anche questa situazioni non merita alcuna strumentalizzazione».

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