CONVEGNO SU EROSIONE COSTIERA DELL’ALTO ADRIATICO: IL SABBIODOTTO DI BIBIONE

Si svolgerà giovedì 27 ottobre p.v. alle ore 15.00 presso la Sala Convegni dell’Associazione Bibionese Albergatori sita in Corso del Sole, 6/1 – Bibione un convegno dal titolo “Erosione Costiera dell’Alto Adriatico: il Sabbiodotto di Bibione”.

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di San Michele al Tagliamento ed organizzato dalla Bibione Spiaggia srl, tratterà alcune misure di contrasto all’erosione del litorale di Bibione e non solo.

Saranno approfondite strategie e interventi realizzati ai sensi del “Protocollo d’Intesa regolante le azioni e le modalità di attuazione dei ripascimenti manutentivi del litorale di Bibione da foce Tagliamento a foce Baseleghe, nel triennio 2014 – 2016”. Nello specifico, approfondirà il tema del sabbiodotto.

Si tratta di un incontro finalizzato ad analizzare un vero e proprio piano di investimenti per salvaguardare e valorizzare la nostra costa per periodi medio lunghi. La costa adriatica è un ‘asset’ fondamentale per l’indotto turistico nazionale, che non può più essere salvaguardato esclusivamente da interventi di tipo emergenziale: è necessario puntare ad una strategia corale che preveda interventi strutturali da parte delle istituzioni pubbliche e degli imprenditori del turismo, ciascuno secondo le proprie competenze e prerogative. Anche in campo internazionale, infatti, sono sempre più numerosi gli interventi e i progetti innovativi, capaci di coniugare le esigenze di fruizione turistica con gli equilibri fragili delle aree di costa.

“Si tratta – afferma il Sindaco del Comune di San Michele al Tagliamento – di tavolo di confronto sulla costa per riunire tutti gli attori, dalle istituzioni pubbliche agli operatori privati, e arrivare alla definizione di strategie e politiche condivise e innovative, con un unico obiettivo finale: la salvaguardia delle nostre spiagge. Il problema delle mareggiate però non riguarda soltanto il litorale della nostra regione: è tutta la costa italiana ad essere molto fragile e a dover fare i conti con erosione, subsidenza e fenomeni meteorologici sempre più intensi. Se poi consideriamo i report e gli studi sugli impatti dei cambiamenti climatici nelle zone costiere, il quadro diviene ancor più preoccupante. Siamo davanti a una debolezza strutturale che ha bisogno di un approccio condiviso.”

 

 

Fonte: Comunicato stampa