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LEO OLIVIERO: LETTERA APERTA IN RISPOSTA A QUELLA DEL SINDACO DI SAN DONÀ DI PIAVE

LEO OLIVIERO: LETTERA APERTA IN RISPOSTA A QUELLA DEL SINDACO DI SAN DONÀ DI PIAVE

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta di Leo Oliviero, in risposta al Sindaco Andrea Cereser:

 

Caro Sindaco,

sono stupito, come stupiti sono anche molti cittadini che mi hanno contattato, del tuo rapido interventismo e decisionismo, peraltro mai dimostrato nella tua azione amministrativa, tranne in due occasioni:

  1. nel togliermi le deleghe in quanto oscuravo la tua figura;
  2. nel replicare a semplici parole rilasciate alla stampa sul comportamento politico di un Consigliere di opposizione.

Le mie parole, che pare abbiano creato tanto scompiglio, non avevano nulla di offensivo.

Replico: “Capisco che da un punto di vista umano sia difficile conciliare la funzione di consigliere di opposizione mentre si sta vivendo una storia d’amore con un ex assessore della tua giunta, attualmente consigliere regionale del PD”.

L’ atteggiamento politico del consigliere Zangrando negli ultimi periodi e’ cambiato”, queste sono le parole che sistematicamente si sentivano pronunciare tra i componenti dell’opposizione e da chi segue le attività politiche e amministrative della città’; “non e’ piu’ affidabile”, altra frase comunemente usata da quasi tutti gli attivisti e responsabili della lista Zaccariotto e dalla stessa Francesca Zaccariotto (che mi ha stupito nelle sue dichiarazioni alla stampa, in difesa dell’operato dei suoi consiglieri……atto dovuto nell’ipocrisia della politica).

L’ipocrisia non fa parte del mio DNA, ho sempre avuto il coraggio di esprimere i miei pensieri liberamente.

Ribadisco che eticamente il consigliere Zangrando dovrebbe dimettersi, ma l’etica ormai ognuno la vive assecondando le proprie esigenze.

Sul “bullismo mediatico” (!) di cui mi accusi, credo ci sia da chiarire che il termine che hai usato è del tutto improprio, perché normalmente la “vittima” del “bullo” non ha gli stessi strumenti di difesa, non critica a senso unico, non scrive sui social-media, non crea articoli guarniti da titoli a tutta pagina, si limita al suo pensiero. E non è certamente il tuo caso … Poi detto proprio da te, che appartieni ad un partito il cui Segretario ne è l’emblema: negli atteggiamenti, nei comportamenti, nelle dichiarazioni, nelle espressioni, negli spot….

La difesa del tuo ex Assessore, peraltro senza che da parte mia vi sia stata alcuna offesa, assomiglia tanto all’atteggiamento del tuo capo nei confronti dell’indifendibile Ministro delle Riforme, pensando probabilmente di poter capovolgere a tuo beneficio l’oggettiva ed inequivocabile – per i più, evidentemente – intenzione di criticare un “comportamento politico” e non un rapporto d’amore.

Sulla “Coerenza e poltrone”, non posso che prendere atto che stai amministrando la citta’ senza averne il reale consenso,        cedendo le poltrone di assessore al miglior offerente,(vedi il mercato delle vacche di cui si e’ parlato in un consiglio comunale)  pur di galleggiare nella tua attivita’ amministrativa, perche’, oltre a galleggiare ed emanare spot, non stai facendo nulla.

La poltrona non è e non è mai stata un mio obiettivo; se avessi voluto mantenerla bastava assecondare le volonta’ del tuo partito, cosi come sta facendo il tuo compagno di sacrestia che mi ha sostituito.

Lui sì e’ sempre stato attratto da quella poltrona, che detiene indegnamente, senza vergogna. Da subito ha mirato, con fare viscido e riprovevole, alla visibilità e alla remunerazione , unico obiettivo, a suo dire, della permanenza in giunta, visto il totale dissenso con il tuo partito.

Svegliati sindaco dal tuo cronico torpore!!!

Smettila di accusare la prof.ssa Babbo, che opera in maniera egregia, con coerenza e rettitudine nella sua azione amministrativa, controllando tutto il controllabile, tra migliaia di ostacoli interposti, con aggressioni che hanno il solo scopo di zittirla; sta svolgendo il suo ruolo, che deve essere rispettato senza calpestare la volonta’ dei cittadini. Quando si discute di questioni delicate, come quelle che la Consigliera pone, per voce di tanti sandonatesi che a lei si rivolgono, dovresti dismettere partigianerie, piccoli calcoli di bottega e uscire dalla polemica quotidiana, per entrare in un’ottica di trasparenza e verità in cui, per forza di cose, a prevalere deve essere l’interesse comune, non quello particolare.

Sul “simbolo che contiene il tuo cognome”, ti posso assicurare che è una scelta del Gruppo consiliare, per ricordare ai cittadini quel 13% di consenso che non ti appartiene piu’.

Ti ricordo che in quell’accordo politico ribadii un concetto: la lista che capeggiavo era di centrodestra, e tutto quello che non era contenuto nel  programma ci lasciava liberi di prendere posizioni ed azioni vicine al nostro pensiero politico; ricordo ancora che senza il sottoscritto quella lista non sarebbe mai nata, che non volevo candidarmi e la mia adesione alla candidatura e’ stata richiesta da tutti, in particolare da chi oggi ti sostiene, tradendo il mandato che gli elettori di centrodestra in quella occasione ci hanno affidato.

Esprimo un giudizio sulla tua offuscata attività amministrativa. Sarai ricordato:

  • come il Sindaco che ha barattato l’ospedale unico, per salvaguardare gli equilibri interni al PD con il solo scopo di spianare la tua carriera politica o di qualche tuo assessore,
  • come il Sindaco che, per amministrare, ha dovuto ricorrere all’ausilio di un consulente esterno, che di fatto amministra in tua vece; sarebbe stato corretto ed auspicabile averlo in Giunta, ma non era mediaticamente conveniente.
  •  La politica non puo’ e non deve essere un affare di famiglia.
  • Abbiamo visto dare in questi anni incarichi politici remunerati e non, a mogli, mariti, generi, suoceri, padri, conviventi, amici etc..
  • come il Sindaco che ha avuto il coraggio di chiedere un rimborso di pochi centesimi per recarsi in una frazione di San Donà, cosa questa mai fatta prima da  nessun altro tuo predecessore.

Questi sono gli” SCHIZZI” di una certa politica e del tuo operato, così per usare un tuo termine, non mediatici, ma questa volta di altra natura.

-     Per il potere, nella tua Giunta si calpestano quei pochi valori esistenti: vedi le esternazioni dell’attuale vice- sindaco circa due importanti problematiche: quella del professore-professoressa e quella delle unioni civili. E’ stato duramente ripreso e bacchettato dai responsabili del PD e, per mantenersi la poltrona, non ha osato fiatare;

-     Ho rassegnato le dimissioni nella giunta Zaccariotto (cosa questa rarissima per chi ama la poltrona) perche’ in totale dissenso con il costoso e inutile trasferimento dell’anagrafe in galleria Vidussi;

-     Sono stato da te dimissionato, perche’ te l’ha imposto il tuo partito, mi hai riferito “che non era gradito il dualismo LEO-CERESER, dualismo che gia’ nel momento dell’accordo alla presenza di testimoni, mi hai chiesto di evitare, chiedendo di togliere il mio nome dalla lista”: quella lista inizialmente doveva avere il mio nome.

Il mio impegno amministrativo non e’ costato un solo centesimo, per me era come fare del volontariato, contentissimo perche’ il mio esempio ha avuto proseliti, (presidente del Consiglio, consiglieri eletti nella lista che mi onoro di aver capeggiato, ex presidente della Casa di Riposo dimissionato con la solita arroganza e prepotenza nella spudorata logica della lottizzazione totale).

Ricorda l’enorme somma versata come rimborsi ad alcuni dei tuoi assessori, in particolare al ragionier Trevisiol (in 6 mesi e’ costato oltre 11.000 €, per coprire le sue assenze dall’Istituto di credito dove lavorava, in aggiunta a quanto versato per  indennita’).

Leggo oggi, con stupore ed amarezza, le farneticanti e sconclusionate sue false e diffamatorie affermazioni contro la prof.ssa Babbo; a quel “signore” ricordo che oggi ricopre un incarico amministrativo senza legittimazione, che con i suoi voti di preferenza non sarebbe stato eletto in nessun’ altra lista. La vergogna dei suoi atteggiamenti, dei suoi comportamenti, delle sue parole superano ogni limite etico e morale.

E per chiudere il mio intervento, mi sento di sprecare due parole proprio per il vice-sindaco, che, dopo questa Amministrazione, probabilmente non vedremo più nella scena politica data la sua refrattarietà alla coerenza e la sua propensione alla “transumanza politica”, lavorando nelle retrobotteghe e nelle sacrestie, dicendo che quando ci si erge a paladino della verità – come credo abbia falsamente voluto significare con quell’articolo nei giorni scorsi – bisogna essere puliti!!!!  avere la memoria lunga……..

Posso affermare con fierezza di non avere mai utilizzato per un  tornaconto personale in maniera illecita, dati sensibili  e riservati,  acquisiti nell’ambito lavorativo per denigrare pubblicamente un cittadino,con lo scopo di impedirne l’eventuale candidatura ………

Credo che la storia viva e giudichi su tempi più lunghi della nostra contingenza politica e in quest’ultima dovremmo viverla alla luce dei valori e degli ideali sui quali si fonda la nostra identità. Se li sacrifichiamo per seguire realtà e contingenze , diveniamo banderuole che si piegano al potere del momento.

 

Oliviero Leo

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