DOMENICA 18 SETTEMBRE APERTURA GENERALE DELLA CACCIA IN VENETO
Domenica 18 settembre apertura generale della caccia in Veneto, dopo le scelte fatte dalla Giunta Regionale del Veneto sulla mobilità, nomadismo venatorio, le tre giornate a scelta su cinque, la confusione sul nuovo tesserino regionale, sarà una delle stagioni peggiori
La Giunta regionale del Veneto ha deciso di applicare la legge sulla mobilità venatoria nonostante l’impugnazione fatta dal Consiglio dei Ministri il 10 Agosto alla Corte Costituzionale, la quale ha già sancito per altre Regioni che la podestà esclusiva per la modifica ad una legge statale spetta allo Stato (vedi art. 117, secondo comma, lettera s) costituzione.
La nuova Legge Regionale palesemente in contrasto con la legge statale 157 agli artt. 12 e 14 ciò detto dal 1° ottobre al 30 novembre migliaia di cacciatori da tutta Italia potranno cacciare a Venezia gratuitamente; di contro ci sono i soci degli ATC che hanno pagato la somma prevista dalla Legge Regionale n. 50.
Da aggiungere il nuovo calendario regionale sarà unico per tutto il Veneto, abrogativo delle decisioni assunte da anni dalle assemblee dei soci negli ATC “non più di tre giornate fisse”, mercoledì, sabato, domenica ma tre giornate a scelta su cinque cioè i cacciatori in forma vagante alla selvaggina stanziale saranno sui terreni agricoli per cinque giorni alla settimana. Non mancheranno problemi con gli agricoltori, soprattutto sui raccolti di soia e d’uva, quando soia e mais saranno raccolti, l’80% del territorio sarà scoperto di vegetazione la selvaggina stanziale sarà allo scoperto più vulnerabile con le cinque giornate di caccia.
Ci auguriamo prima dell’1 di ottobre che la Giunta Regionale rinsavisca e sospenda la legge, diversamente ci rivolgeremo al Prefetto, al Questore a tutte le Forze dell’Ordine, ai Sindaci, alla Polizia Provinciale, agli Agenti Venatori Volontari, per evidenziare il netto contrasto tra le legge regionale n. 18 e la Legge Naz.le 157 particolarmente art. 31 lett. d), sulle sanzioni, i cacciatori non soci ATC potranno essere sanzionati in quanto privi dell’ autorizzazione da parte dell’Ambito territoriale di caccia. Ce né a sufficienza per chiedere l’intervento delle autorità di cui sopra per salvaguardare i diritti dei soci degli ATC paganti ed evitare possibili conflitti.
Questo è il regalo che ha riservato la Giunta Regionale alla maggioranza dei cacciatori del Veneto appiattendosi sulle posizioni estremistiche di una minoranza del mondo venatorio.
Le stesse valutazioni sono state espresse anche nell’assemblea dell’ATC 2 di San Donà di Piave il 9 settembre u.s.
Fonte: Comunicato stampa
