NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE Reviewed by on . Rating: 0

NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE

NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Regione Veneto relativa al nuovo documento di economia e finanza regionale:

Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) è il documento di programmazione generale in cui vengono declinate le priorità strategiche del programma di governo di questa legislatura regionale. Il DEFR 2016-2018 si articola in 18 “missioni” alle quali è associata per il 2016 una spesa di circa 11,5 miliardi di euro, a cui vanno ad aggiungersi altri 4,2 miliardi per tutti gli aspetti contabili di natura tecnica (Fondi e accantonamenti; Debito pubblico; Anticipazioni finanziarie; Servizi per conto terzi). Il documento è stato approvato dalla giunta veneta, su relazione del vicepresidente e assessore al bilancio Gianluca Forcolin, e sarà ora trasmesso al Consiglio regionale. E’ il secondo che viene adottato dalla Regione in attuazione del Decreto Legislativo n. 118/2011 sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni.

“Il DEFR – sottolinea Forcolin – è lo strumento propedeutico al bilancio regionale. Serve a individuare le strategie di intervento e le concrete azioni che verranno poste in essere, sentite le rappresentanze istituzionali e socio-economiche del Veneto. La progressiva riduzione delle risorse finanziarie disponibili e nel contempo l’aggravio a cui è sottoposto il sistema delle Regioni per il contenimento della spesa pubblica fanno sì che le scelte di programmazione debbiano essere responsabili per guidare le politiche di bilancio. Il DEFR tiene conto anche delle opportunità offerte dai fondi comunitari 2014/2020”.

L’architettura contabile del documento non può prescindere dal presupposto che le previsioni di bilancio, per il triennio, sono predisposte in maniera da garantire la copertura finanziaria delle spese di funzionamento e di quelle incomprimibili. Delineata la spesa e gli impegni per il 2016 (le 18 missioni sono: Servizi istituzionali, generali e di gestione; Ordine pubblico e sicurezza; Istruzione e diritto allo studio; Tutela dei beni e delle attività culturali; Politiche giovanili, sport e tempo libero; Turismo; Assetto del territorio ed edilizia abitativa; Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente; Trasporti e diritto alla mobilità; Soccorso civile; Diritti sociali, politiche sociali e famiglia; Tutela della salute; Sviluppo economico e competitività; Politiche per il lavoro e la formazione professionale; Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca; Energia e diversificazione delle fonti energetiche; Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali; Relazioni internazionali), il DEFR prevede inoltre per il 2017 una spesa per le “missioni” principali di 10,5 miliardi di euro e per la parte tecnica di quasi 2,8 miliardi mentre, per il 2018, la spesa ammonta rispettivamente a 10,3 miliardi e a circa 2,8 miliardi.

Il Decreto Legislativo 118/2011 stabilisce, obbligatoriamente, che nel bilancio di previsione 2016-2018 siano creati dei Fondi per accantonare risorse regionali: nello specifico, il Fondo Crediti Dubbia esigibilità; il Fondo Rischi legali; il Fondo Rischi escussioni ai quali si aggiunge il Fondo perdite per le società partecipate. “Ne deriva – conclude Forcolin – una rilevante riduzione delle risorse a disposizione per le politiche regionali rispetto alle precedenti annualità”.

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