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CASA DI RIPOSO: LE DICHIARAZIONI DI SILVIA SUSANNA MERITANO UNA PRECISAZIONE

CASA DI RIPOSO: LE DICHIARAZIONI DI SILVIA SUSANNA MERITANO UNA PRECISAZIONE

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser, relativo alle precisazioni in merito a quanto dichiarato da Silvia Susanna circa la possibile realizzazione di una nuova casa di riposo a Musile di Piave:

Sulla possibile realizzazione di una nuova casa di riposo a Musile di Piave, le dichiarazioni dell’assessore Silvia Susanna che si prende i meriti della cosa, necessitano quantomeno di una precisazione.

Se tale assegnazione avrà luogo, sarà il risultato di una politica di concertazione che ha visto in prima fila il Comune di San Donà di Piave e l’Azienda Sanitaria N.10 per ricercare soluzioni condivise. La soluzione approvata dalla Conferenza dei Sindaci, ed impropriamente acquisita a proprio merito dall’amministrazione di Musile di Piave, porterà alla rinuncia, da parte di San Donà, di trenta posti per non autosufficienti di primo livello solamente se verranno compensati, per San Donà di Piave stessa, con il conseguimento dei seguenti risultati:

1.         realizzazione della nuova struttura da 120 posti letto, secondo quanto previsto dalla programmazione vigente. Il processo è già in atto e vedrà l’avvio dei lavori entro la fine dell’anno con soluzioni innovative in termini operativi e gestionali;

2.         riqualificazione di alcune attività e spazi oggi presenti nella Casa di Riposo “Monumento ai Caduti in guerra”, che comprendono

a.         attivazione dell’ospedale di comunità, utilizzando spazi oggi disponibili ed ammodernabili;

b.         consolidamento e garanzie di programmazione per la gestione dei posti per i servizi complementari quali Hospice extra-ospedaliero;

c.         mantenimento delle assegnazioni previste dal vigente piano di zona fino alla realizzazione della nuova struttura residenziale.

Quindi si è di fronte ad un processo articolato che potrà vedere una risposta positiva alle richiese del Comune di Musile di Piave solo dopo l’accettazione delle “compensazioni” richieste dall’Ipab Monumento ai Caduti e fatte proprie dalla Conferenza dei Sindaci.

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