ATTIVITA’ VETERINARIA: RECORD DI CANI RICONSEGNATI AI PADRONI
Aumentano i cani riconsegnati ai padroni ma anche le adozioni di randagi tanto che, per la prima volta nell’ultimo decennio, in tutto il Veneto orientale il numero assoluto delle unità presenti nei canili è diminuito del 22%. Ciò significa che i comuni di questa Ulss risparmieranno complessivamente una spesa di circa 90 mila euro l’anno.
“Da un’attività di semplice controllo del fenomeno ai fini della prevenzione della rabbia si è passati a quello di tutela e di benessere degli animali” spiega il responsabile del Servizio di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti dell’Ulss10, Rodolfo Viola. “C’è voluto del tempo ma oggi possiamo dire di aver intrapreso la strada giusta: con il 63% di cani riconsegnati abbiamo superato di gran lunga l’obbiettivo regionale fissato al 55% e ci piazziamo vertici regionali per efficienza del servizio. Il frutto di questi risultati è dovuto in parte a una procedura interna che ha migliorato l’attivazione del personale veterinario e in parte alla creazione di politiche attive concertate tra Comuni-Associazioni e Ulss10”.
Altro dettaglio rilevante riguarda le adozioni, passate dal 25% del 2013 al 40% del 2015, con 158 cagnolini che hanno trovato nuova famiglia. Le adozioni, anche grazie al prezioso contributo delle associazioni animaliste presenti sul territorio, sono aumentate al punto che il numero di cani adottati in canile ha superato il numero di entrati, ne consegue quindi una significativa diminuzione dei costi di mantenimento a carico dei comuni.