Prestito vitalizio ipotecario, la casa diventa un bancomat

 

Sarà valido solamente per gli over 60, ma sta per diventare realtà.

Il prestito vitalizio ipotecario consentirà ai sessantenni proprietari di un immobile di poter ottenere liquidità senza essere tenuti a rimborsare il prestito (e neppure gli interessi) fino alla propria morte.
Saranno poi gli eredi a decidere se procedere al rimborso oppure vendere la casa e rimborsare il prestito tramite la sua vendita.

È stato il Ministro allo Sviluppo Economico federica Guida a firmare il decreto di attuazione della legge che, tra le altre cose, ha allargato la forbice degli utilizzatori abbassando l’età dai 65 a 60 anni. Inoltre il finanziamento non si estingue più solamente con la morte del proprietario ma anche qualora vengano trasferiti in tutto o in parte i diritti di godimento sull’abitazione: il consumatore, quindi, può decidere in qualsiasi momento di estinguere il prestito e vendere i diritti in favore di altri.

Il beneficiario, inoltre, potrà scegliere se rimborsare gli interessi complessivamente oppure a scadenza prestabile.

L’ente finanziatore, ora, è inoltre obbligato a mostrare due “simulazioni del piano di ammortamento”, per permettere al cliente di poter avere piena consapevolezza di come si evolverà nel corso degli anni.

Il finanziamento deve essere accompagnato da una polizza assicurativa sull’immobile e deve prevedersi espressamente la possibilità della co-intestazione tra coniugi e conviventi more uxorio; l’imposta è quella agevolata dello 0,25%.

L’ultimo aspetto interessante del prestito è la vendita: a seguito del decesso del proprietario, la vendita deve avvenire a prezzo di mercato, senza svalutazione, in modo da permettere agli eredi di beneficiare degli andamenti positivi.